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Ciclismo. Dumoulin prima maglia rosa del Giro d'Italia

venerdì 6 maggio 2016
L'olandese Tom Dumoulin, la "farfalla di Maastricht", è la prima maglia rosa del Giro d'Italia 2016. Il ciclista del team Giant Alepcin ha vinto la cronometro individuale di 9,8 km di Apeldoorn, in Olanda, rispettando il pronostico della vigilia e mandando in visibilio i suoi concittadini. L'olandese ha coperto la distanza in 11'03", lo stesso tempo dello sloveno Primoz Roglic (Lotto Nl-Jumbo), e così a decidere sono stati i centesimi di secondo, favorevoli a Dumoulin. Terzo gradino del podio per il costaricense Andrey Amador (Movistar), a 6". E visto gli 11 secondi di vantaggio sullo sprinter Marcel Kittel, è probabile che anche domani - tappa riservata ai velocisti - Dumoulin riesca a tenere la maglia rosa. Tra i favoriti per la vittoria finale del Giro 2016, Vincenzo Nibali ha preceduto di 5 secondi lo spagnolo Alejandro Valverde (team Movistar) e di 21 secondi Mikel Landa (team Sky), anche lui spagnolo e fino a qualche mese compagno di squadra di Nibali all'Astana. Domani la seconda delle tre frazioni in Olanda, la Arnhem-Nijmegen di 190 chilometri. Domani la seconda tappa Con la tappa gemella del giorno dopo costituisce una ghiotta occasione per velocisti questa Arnhem - Nijmegen, 190 km in linea in programma domani, in un Giro che man mano vedrà aumentare il grado di difficoltà per chi non ama vedere la strada impennarsi. Si corre su strade buone e pianeggianti, ma rese insidiose da strettoie e rotatorie. Occhio all'incognita vento che potrebbe rappresentare un fastidio. Ci sarebbe in realtà anche un premio della montagna di 4/a categoria collocato a 96 metri, a Berg en Dal, al termine di una piccola salita di un chilometro. Poca cosa per pensare che possa fare selezione, ma abbastanza per assegnare la prima maglia azzurra. Lungo la strada villaggi, saliscendi, ponti, dossi e rotatorie. Da segnalare anche il passaggio lungo una pista ciclabile al km 90, laddove c'è un restringimento della strada, e si sconfina in Germania sia pure per pochi chilometri. Una volta arrivati a Nijmegen due giri nel circuito cittadino prima della prevedibile, e probabilmente inevitabile, volata finale. Sia Arnhem che Nijmegen sono all'esordio come città di tappa del Giro.