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SCIENZA. Il Pianeta chiede aiuto... alla chimica

Luigi Dell'Aglio domenica 6 febbraio 2011
La chimica è l’arte di trasformare la materia e fabbricare materiali e prodotti nuovi, perciò una scienza alla quale tutte le altre sono direttamente e strettamente legate. E si comprende il perché. La chimica studia i "mattoni" fondamentali della realtà che ci circonda. Delle varie sostanze, naturali e artificiali, organiche e inorganiche, questa disciplina conosce le proprietà, la composizione, il modo di reagire. Il suo è un immenso potere, che però può sfuggire di mano. Accade quando da una reazione chimica in cui sono entrati in gioco ingredienti ben conosciuti salta fuori, del tutto inatteso, un ospite sgradito che può rivelarsi pericoloso per l’uomo e per l’ambiente. Oggi può ancora accadere, anche se è più difficile. Il 2011 è stato proclamato dall’Onu Anno internazionale della chimica. L’obiettivo è far conoscere tutte le conquiste tecnologiche che si devono a questa scienza e le nuove tendenze che in essa si stanno affermando, tra cui la cosiddetta Green Chemistry o "chimica verde". Si vuole eliminare per sempre la possibilità che Chimica diventi sinonimo di "veleno". Una chimica pulita, cioè a misura d’uomo, è indispensabile: questa scienza ha un peso straordinario nella vita dell’uomo. Ciò che non esiste già in natura è frutto di una sintesi chimica. Dalla benzina alla plastica, dai prodotti alimentari ai farmaci, dall’edilizia ai computer. Senza la chimica non potremmo mangiare, vestirci, lavorare, curarci, viaggiare, e neanche conoscere le regole che governano la vita. Per rendersi conto del ruolo della chimica, sarebbe fatica improba stilare l’elenco di tutti i settori in cui entra. Si fa prima a individuare quelli in cui è assente (ma ce n’è qualcuno veramente?) Tutto è chimica è il titolo di un libro dello scienziato francese Christophe Joussot-Dubien, responsabile di un laboratorio per il trattamento di prodotti tossici. L’autore immagina che una zia accompagni due nipotini nel fantastico parco di "Chimilandia" dove la chimica viene spiegata da due simpatici atomi dalle fattezze umane. I ragazzi apprendono che gli ingredienti di base della chimica sono i protoni, i neutroni e gli elettroni, che messi insieme formano gli atomi. Questi, a loro volta, assemblandosi, costituiscono le molecole (se ne contano circa venti milioni), che danno forma alla materia. Alla chimica, tuttavia, Joussot-Dubien non fa sconti. «Quando passiamo davanti alle industrie chimiche, sentiamo un odore acre» riferiscono i nipotini, perplessi. E che dire dei fumi che escono dalle ciminiere, degli scarichi liquidi e dei rifiuti solidi degli stabilimenti? Finora si è steso un velo sul passato. E non ha giovato all’immagine della chimica, nella cui storia s’incontrano reazioni più o meno "sporche". Alcuni processi dannosi per la salute e per l’ambiente sono stati già banditi dalle fabbriche moderne. Perciò i due visitatori di "Chimilandia" approdano a una riflessione spontanea: le stesse provette della chimica possono condurre a un’epoca d’oro di reazioni "pulite". Alla fine i ragazzi plaudono a questa scienza. Ma verrebbero ingannati se dovessero credere che la chimica è un’impresa facile, a tutti i livelli, e può magari diventare una laurea brillante e alla moda. Il 2011, anno dedicato a questa scienza dalle Nazioni Unite, porta in sé un significato forte. Per la diffusione che ha e per la grande esperienza acquisita, toccherà alla chimica affrontare le principali sfide ed emergenze che oggi il mondo si trova davanti, afferma Koichiro Matsuura, ex direttore generale dell’Unesco. Cresce la domanda di alimenti. I suoli sono aridi e poco fertili. Il capestro energetico frena le attività produttive perché condiziona duramente il prezzo del prodotto finale. Solo la chimica può sperimentare nuove fonti che non creano gas serra, e intanto ridurre i costi dell’energia migliorando l’efficienza e abbassando gli sprechi, Fino al 20% del benzene rilevato nei centri urbani evapora durante le fasi di stoccaggio, trasporto e rifornimento. La chimica può aiutare efficacemente le economie stressate dalle ricorrenti crisi. Offrire alla popolazione dei Paesi in via di sviluppo un modello di alimentazione sana, nutriente e di gusto. Difendere e preservare il patrimonio mondiale di beni culturali. (La minaccia viene da un ambiente inquinato che attenta alla salute delle opere d’arte: quello esterno perché l’acidità atmosferica trasforma in gesso il marmo dei monumenti, quello indoor perché i musei affollati diventano un rischio micidiale per tanti capolavori). E, dal momento che il turismo di massa non può essere fermato, solo la chimica può escogitare rimedi sufficienti. Cento anni dopo il Nobel per la chimica a Marie Sklodowska Curie, le Nazioni Unite, nell’ambito del decennio 2005-2014 dedicato allo sviluppo sostenibile, celebrano questa scienza che ha contribuito notevolmente al benessere materiale dell’umanità. e ora ha il compito di preservare le risorse naturali del Pianeta. La chimica diventa «il tutore della qualità della vita», ruolo che non contraddice la sua funzione conoscitiva, fondamentale per la comprensione del mondo e dell’Universo.