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CINEMA. Il Festival di Cannes premia una controversa storia omosessuale

lunedì 27 maggio 2013

Tra le lacrime delle protagoniste e un appello para-politico-libertario del regista, è stato il film La Vie d'Adele del franco-tunisino Abdellatif Kechiche a portarsi a casa un'anomala Palma d'oro insieme alle due protagoniste (Adele Exarchopoulos e Lea Seydoux) che nel film vivono una relazione lesbica. Il secondo premio in ordine di importanza è andato a Inside Llewyn Davis dei fratelli Coen, storia tutta musicale del folk Usa negli anni Sessanta.Si è chiusa così la 66/ma edizione del Festival di Cannes, la cui giuria era presieduta da Steven Spielberg. Nessun riconoscimento per La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Ma il vero sconfitto resta Il passato di Asghar Farhadi, un film in lingua francese (è il primo lavoro del regista iraniano girato fuori patria) per il quale l'unico riconoscimento è stato il premio a Berenice Bejo come migliore attrice.Il premio come miglior attore è andato a Bruce Dern, che nel film in bianco e nero Nebraska di Alexander Payne interpreta un anziano che non rinuncia ai suoi sogni, anche se sono solo il frutto di un principio di Alzhaimer.