Agorà

CHAMPIONS LEAGUE. Tripletta al contrario Calcio Italia a pezzi

Angelo Marchi venerdì 25 febbraio 2011
Anche l’Inter del “triplete” ci tradisce e non evita la figuraccia al calcio italiano in Europa. Dopo il Milan e la Roma, sconfitte in casa da Tottenham e Shakhtar Donetsk, anche i nerazzurri sono caduti l’altra sera al Meazza, beffati (0-1) dal Bayern Monaco di Van Gaal, nella rivincita della finale di Champions di Madrid 2010. Sconfitte pesanti che si possono ancora recuperare, mentre il nostro movimento sacrifica un posto: l’Italia perderà quasi certamente una squadra in Champions nella stagione 2012-13 a vantaggio della Germania.Una debacle frutto di risultati preoccupanti. Nessuna italiana classificata al primo posto dopo la fase a gruppi, più le tre sconfitte casalinghe nei match di andata degli ottavi di finale, caso senza precedenti in Champions. Concreto il rischio di incorrere in tre eliminazioni, come già successo due anni fa. Nel 2009 Roma, Juventus e Inter uscirono di scena agli ottavi, rispettivamente con Arsenal (ai rigori dopo reciproco 1-0 casalingo), Chelsea (0-1 a Londra e 2-2 a Torino) e Manchester Unitetd (0-0 a Milano e 0-2 ad Old Trafford).Nella moderna edizione della principale coppa europea, ovvero da quando le italiane sono in partenza 4, esistono solo altri due precedenti, nelle edizioni 2001 e 2002. Dieci anni dopo, il nostro calcio a livello internazionale torna nella polvere e in futuro potrà schierare solo tre squadre (invece di quattro) in Champions ed altrettante in Europa League (come avviene attualmente). Una situazione che dovrebbe durare almeno due anni. Nella stagione 2011-2012, l’Italia è invece ancora sicura di conservare quattro squadre in Champions, dato che l’Uefa prende in considerazione la classifica della stagione europea precedente. Prima però c’è da salvare la faccia e possibilmente il titolo europeo che è ancora nelle mani dell’Inter, nonostante il gol-beffa di Gomez in zona Cesarini. Una rete che ha fatto male al patron interista Massimo Moratti che però nutre ancora molta fiducia nei suoi. «Prendere gol all’ultimo minuto non ci ha concesso di reagire - dice Moratti - . C’è stata sfortuna: comunque, al ritorno non sarà impossibile vincere, basta un gol di scarto per andare ai supplementari e eventualmente ai rigori». C’è chi pensa che per l’Inter l’effetto Mourinho in Coppa si sia chiuso nella sfida con il Bayern, ma Moratti assolve Leonardo perché «ha dovuto cambiare tipo di gioco e non poteva fare diversamente viste le assenze», sottolinea il patron nerazzurro.Questo turno di Champions comunque per Moratti non sancisce la crisi del calcio italiano: «Può capitare una situazione del genere. Quando si perde c’è il de profundis, quando si vince siamo i migliori del mondo. Ci vuole più equilibrio».