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Cinema. È morto Burt Reynolds, il protagonista di «Un tranquillo weekend di paura»

Redazione Agorà giovedì 6 settembre 2018

È scomparso l'attore Burt Reynolds. Aveva 82 anni ed è stato stroncato da un infarto. Reynolds soffriva da anni di problemi di cuore e nel 2010 fu anche sottoposto ad intervento chirurgico. È stato tra le star più pagate di Hollywood.

Nato nel 1936 Reynolds sembrava destinato a una carriera nel football professionistico ma un incidente la bloccò sul nascere. Passa quindi nel mondo dello show business, esordendo alla fine degli anni '50 in alcune serie tv, divenendo presto popolare con Hawk l'indiano (Burt Reynolds da parte di padre era di origini cherokee), per poi passare al cinema.

Il grande successo arriva nel 1972 con Un tranquillo weekend di paura (Deliverance il titolo originale) di John Boorman, a fianco di John Voigt, in cui quattro cittadini decidono di passare una vacanza scendendo in canoa un fiume selvaggio nel sud degli Stati Uniti, scoprendo il volto spietato della natura e dell'uomo. Nel 1974 è un ex campione di footbal americano per Robert Aldrich in Quella sporca ultima meta.


Celebre come sex symbol (e anche per i suoi baffi) faticò però a incrociare ruoli e film altrettanto importanti. Secondo la Cnn, Reynolds avrebbe detto di no anche a ruoli importanti come come quello di James Bonde Rocky nel 1977 o ancora

per il ruolo di Ian Solo in Guerre stellari. Era anche stato preso in considerazione nel1968 per interpretare l'horror Rosemary's Baby e nel 1983 per il ruolo di Garreth in Voglia di tenerezza, andato poi a Jack Nicholson, relegandosi così ruoli ben pagati in titoli spesso di secondo piano: «Accettavo le parti più divertenti - disse in un'intervista - non quelle più impegnative».
L'ultima vera fiammata arriva nel 1997 quando interpreta Boogie Nights - L'altra Hollywood di Paul Thomas Anderson, per il quale è candidato all'Oscar come attore non protagonista.