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Arte e disabilità. Art for the blind: l'esperienza multisensoriale dell'Ara Pacis

Matteo Marcelli lunedì 13 marzo 2017

L'Ara Pacis diventa un museo multisensoriale, fruibile anche da visitatori non vedenti. Il progetto si chiama Art for the blind e permetterà anche a chi è affetto da cecità di esplorare alcune zone del polo espositivo romano. L'itinerario prevede il contatto tattile con l'altare (soltanto una parte), l'esplorazione di un modello del monumento e quella dei calchi delle teste della famiglia imperiale. Un'esperienza integrata dall'ascolto descrittivo che accompagnerà il visitatore nelle zone adibite.


Il vero elemento di innovazione è il cosiddetto anello, un dispositivo in grado di riconoscere gli speciali sensori applicati alle opere e di attivare così le relative informazioni audio. I sensori sono contrassegnati da un numero a due cifre in alfabeto Braille corrispondentre alla numerazione presente sulla mappa in dotazione ai visistatori.


Assieme al dispositivo, il museo fornisce inoltre un Ipad su cui è installata una speciale app ideata per il progetto e collegata all'anello.


Per garantire la maggior autonomia possibile l'organizzazione ha predisposto una mappa tattile che riproduce l'esatta disposizione delle opere: il Thermoform. Un'ulteriore garanzia per la sicurezza del visistatore che potrà verificare eventuali ostacoli fisici, come panchine, totem informativi e gradini presenti all'interno della struttura. Il thermoform è stato realizzato su un supporto plastico in formato A4 e progettato grazie alla collaborazione con l'istituto Ciechi di Milano.


Il percorso polisensoriale comprende l'accesso al Campo Marzio all'epoca di Augusto, la visita tattile delle teste della famiglia imperiale, il modello dell'Ara Pacis, l'interno della struttura e il fregio vegetale. I sensori, disponibili nella biglietteria, guideranno il visitatore all'interno del museo lungo tutto il percorso.