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Archeologia. Scoperti in Croazia i resti sommersi di un villaggio di 6.000 anni fa

Redazione Agorà giovedì 24 giugno 2021

Scavi subacquei nell'insediamento neolitico a Lumbarda, sull'isola di Korčula, in Croatia

È stato scoperto al largo delle coste della Croazia un insediamento di 6.000 anni fa. La scoperta si deve all'archeologo Mate Parica - riporta la Reuters -, docente all'università di Zara. Parica stava esaminando le immagini satellitari della costa quando ha notato una grande area poco profonda sul fondo marino che sporgeva dalla costa di Lumbarda, nell'area orientale dell'isola di Korčula.

Veduta aerea dell'insediamento neolitico a Lumbarda, sull'isola di Korčula, in Croatia - Reuters/Antonio Bronic

Parica e un collega hanno deciso di immergersi nel sito e hanno scoperto quello che credono essere un insediamento neolitico del 4.500 anni a.C. circa, costruito su un isolotto di terra che all'epoca doveva essere collegato all'isola principale da una stretta striscia di sabbia. La coppia ha trovato i resti di muri di pietra che circondavano l'insediamento, così come strumenti e altri oggetti utilizzati dagli abitanti come oggetti di ceramica e coltelli di selce».

Marta Kalebota, curatrice della collezione archeologica nel museo della città di Korčula, sostiene che «la posizione dell'insediamento era molto insolita. Non siamo a conoscenza al momento di altri ritrovamenti simili di epoca neolitica».

Parica ha anche detto che la scoperta dell'insediamento sull'isola è atipica e che i ritrovamenti neolitici sono stati fatti per lo più in grotte. «Questa zona, a differenza della maggior parte delle aree che si affacciano sul Mediterraneo, è al sicuro dalle grandi onde perché molte isole proteggono la costa della terraferma. Questo fatto ha certamente aiutato a preservare il sito dalla distruzione naturale».

Scavi subacquei nell'insediamento neolitico a Lumbarda, sull'isola di Korčula, in Croatia - Reuters/Antonio Bronic