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CINEMA IN LUTTO. Addio Falk, garbato tenente Colombo

sabato 25 giugno 2011
L’ impermeabile stropicciato è ap­peso all’attaccapanni, il sigaro or­mai spento, il drink vuoto. Il te­nente Colombo ha chiuso per sempre la sua carriera l’altra notte, quando il suo alter e­go, l’attore Peter Falk si è spento all’età di 83 anni a Los Angeles. L’artista americano è morto nella sua villa di Berverly Hills, dopo una lunga lotta con l’alzheimer che l’aveva colpito nel 2008. L’annuncio lo ha dato una delle due figlie adottive, Catherine che l’in­vestigatrice privata la fa davvero nella vita. Peter Falk era riconoscibile al primo impat­to per quello sguardo tutto particolare do­vuto alla protesi oculare che portava da quando, all’età di tre anni, gli era stato ri­mosso l’occhio destro a causa di un tumo­re. Nonostante ciò, si era messo in testa di fare l’attore. E ci era riuscito, facendosi ap­prezzare all’inizio, come caratterista, spes­so nel ruolo dell’italoamericano. Invece di sangue italiano, neanche una goccia. Peter Falk infatti nasce a New York, il 16 settem­bre 1927, da padre polacco di origini un­gheresi e da madre russa, ebrei. Il successo arriva a cavallo tra gli anni cinquanta e ses­santa, quando recita in diverse serie televi­sive tra cui Alfred Hitchcock Presenta, e Naked City. Nel 1961 viene ingaggiato per u­no dei ruoli più importanti della sua carrie­ra, in Angeli con la pistola , di Frank Capra in cui impersona un buffo mafioso, a fian­co del boss Glenn Ford e di Bette Davis, che gli vale la prima delle sue due candidature all’Oscar (per la tv vincerà 4 Emmy e un Gol­den Globe). Ma la consacrazione arriva per il suo ruolo nella lunga serie televisiva Colombo , a par­tire dal 1968. Sugli schermi italiani il tenen­te italoamericano fa la sua prima appari­zione il 16 novembre 1974 su Telecapodi­stria. Tre anni dopo, a partire dal 6 luglio 1977, la serie debutta anche su Rai 2. Più a­vanti sbarca su Rete4, che lo replica per an­ni: oggi alle 14 riproporrà la prima puntata della serie, firmata da Steven Spieberg. Al pubblico piaceva l’aria familiare del poli­ziotto che incastra regolarmente con astu­zia e garbo il malvivente, prima di correre a casa dalla moglie che lo aspetta per cena. Una popolarità che ha fatto passare in se­condo piano la sua pur lunga attività cine­matografica. Peter Falk aveva dimostrato il suo talento brillante in Questo pazzo, paz­zo mondo di Stanley Kramer (1963) e La grande corsa di Blake Edwards (1965), al­ternando anche ruoli drammatici come ne Lo sbarco di Anzio di Duilio Coletti 1968. E poi, ancora commedia: Una moglie a fian­co di Gena Rowlands del 1974, Quando pas­si da queste parti del 1976, Una strana cop­pia di suoceri, Invito a cena con delitto (1976) fino a comparire in un altro capolavoro drammatico, Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders (1987) nel ruolo di se stesso. Nel 2007 fa una breve apparizione nel film Next con Nicolas Cage (2008). Nello stesso an­no, purtroppo, gli viene diagnosticato il morbo di alzheimer che scatena una lotta legale per la tutela dell’attore fra la figlia Catherine e la seconda moglie Shera Dane­se. Ora, Peter Falk è affidato all’affetto dei milioni di fans che lo piangono in tutto il mondo. Angela Calvini L’attore Peter Falk scomparso a 83 anni