venerdì 10 maggio 2024
I 250 ragazzi hanno tentato di deviare il percorso per arrivare all'evento. Bilancio finale: due poliziotti e cinque studenti contusi. Forum Famiglie e Acli: basta strumentalizzazioni, serve dialogo
Al corteo degli studenti scontri, feriti e critiche: basta strumentalizzare

Ansa

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Hanno tentato di deviare il percorso concordato per raggiungere l’Auditorium di via della Conciliazione dove era in corso la seconda giornata degli Stati generali della Natalità, così la polizia è stata costretta a delle cariche di alleggerimento in cui due poliziotti, trasportati al San Carlo di Nancy per contusioni, e cinque ragazzi – una colpita alla testa portata via in ambulanza per controlli all’ospedale Santo Spirito - appartenenti ai collettivi studenteschi, in particolare quello di Aracne. Circa 250 giovani questa mattina sono partiti da piazzale degli Eroi, nel quartiere Prati, con direzione piazza Cavour a Roma per manifestare sulla libertà di decidere sul proprio corpo. «La vostra repressione non spegnerà la nostra rabbia», hanno sottolineato dall'assemblea Aracne lanciando la manifestazione, dopo che ieri mattina lo stesso collettivo aveva interrotto per alcuni minuti la prima giornata di lavori degli Stati generali non permettendo alla ministra della Famiglia Eugenia Roccella. Durante la manifestazione, è stato anche bruciato il programma "educare alle relazioni" del ministro Giuseppe Valditara.

«Abbiamo visto che anche oggi ci sono state forti contestazioni: ci dispiace molto che su un tema che riguarda tutti come la natalità ci si divida così aspramente – ha sottolineato il presidente della Fondazione per la natalità Gigi De Palo - Gli Stati Generali sono per definizione il luogo del dialogo; non è nel nostro Dna qualsiasi forma di contestazione violenta. Questa non porta a risolvere i problemi anzi porta a quell'immobilismo che purtroppo da 40 anni lo ha peggiorato. È un alibi per non fare le cose». È triste constatare, aggiunge, che un tema come la natalità, «che rappresenta la vera emergenza nazionale e che mette in difficoltà l'intero sistema Paese minacciando la sanità pubblica, il sistema previdenziale, il sostegno alle disabilità e ai più fragili, venga strumentalizzato per ottenere visibilità, soprattutto in periodo di campagna elettorale».

A rincarare la dose anche il presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Adriano Bordignon, che dice no alle strumentalizzazioni e ricorda come «il rilancio della natalità è cruciale per il futuro della nostra società e richiede un approccio inclusivo e rispettoso. Il dialogo costruttivo resta lo strumento principale per affrontare le sfide legate alla natalità e alla tutela della dignità umana e del benessere delle famiglie». Pertanto, aggiunge, «condanniamo fermamente l’intolleranza e la violazione della libertà di espressione a cui stiamo assistendo in questi giorni. Ogni minuto perso, ogni perdita di tempo attorno a scontri ideologici, ogni rinvio delle azioni che dovevano essere introdotte negli ultimi trent’anni sta segnando il destino di libertà e di felicità degli italiani di oggi e di domani».

Sulla stessa lunghezza d’onda le Acli (Associazione cristiane lavoratori italiani) per cui «la libertà di espressione e il diritto di parola sono due pilastri della nostra Costituzione, ma anche di ogni democrazia». È dunque inaccettabile, sostengono, che «venga negato di esprimere le proprie opinioni, come è successo con il ministro Roccella, a cui va la nostra solidarietà, ed è ancora più inaccettabile il clima di scontro che si è venuto a creare attorno agli Stati della natalità che si stanno svolgendo in questi giorni a Roma. Esprimiamo solidarietà anche a Gigi De Palo e agli organizzatori dell’evento». Va recuperato, secondo le Acli, «uno spirito di dialogo costruttivo, evitando inutili provocazioni e forzature, da qualunque parte vengano, prendendo coscienza che ci possono essere anche posizioni molto lontane tra loro che devono avere però la stessa dignità di esistere. Dispiace che su un tema così delicato e importante, su cui si gioca il futuro del nostro paese, si sia polarizzato il dibattito invece di avviare un confronto serio e propositivo per trovare soluzioni concrete».

La denatalità è un tema troppo urgente per essere strumentalizzato anche per il Moige (Movimento italiano genitori). «Non uno ma cento,mille eventi per parlare di denatalità, discriminazione fiscale, formazione libera e gratuita, per rispondere alle esigenze economiche ed educative di tutti i tipi di nucleo familiare senza se e senza ma - dice il direttore generale del Moige Antonio Affinita- Sono un tema trasversale, un ponte per il futuro che abbiamo il dovere di costruire per il futuro prossimo venturo dei nostri figli, un tema trasversale che non si puo strumentalizzare, ma piuttosto da incoraggiare».


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