sabato 27 aprile 2024
Selezione dopo il primo semestre: ecco come potrebbe cambiare l'accesso alle facoltà mediche. Al Senato parte l'iter della riforma con un testo che riunisce cinque diverse proposte
L'esecuzione di un test di accesso universitario

L'esecuzione di un test di accesso universitario - ANSA

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Si prefigura una riforma delle modalità di accesso alle facoltà di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria, che permetterà un’iscrizione liberalizzata ai corsi di laurea magistrale, senza più prevedere una prova di ammissione (gli attuali test, considerati insoddisfacenti a garantire una selezione adeguata dei candidati), ma introducendo un vaglio dopo il primo semestre dei corsi di studio.

È la novità più rilevante del testo unificato adottato nei giorni scorsi dalla commissione per i disegni di legge (riunendo cinque differenti proposte), nella commissione Cultura e istruzione del Senato: il disegno di legge-delega affida al Governo la definizione dei decreti legislativi in materia, seguendo alcuni criteri direttivi. Una riforma che sta facendo molto discutere e che registra il dissenso della federazione degli Ordini dei medici.

Scopo del provvedimento è il potenziamento del Servizio sanitario nazionale (Ssn), alle cui esigenze di personale medico dovrà essere calibrata la programmazione formativa universitaria.

In base al testo adottato, verso il quale i commissari potranno presentare emendamenti entro il 13 maggio, all’iscrizione libera seguirà un primo semestre di corsi su discipline qualificanti comuni in area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, sulla base di programmi uniformi e coordinati, con un numero di crediti formativi universitari (Cfu) stabilito a livello nazionale.

Per essere ammessi al secondo semestre occorrerà conseguire tutti i Cfu stabiliti di esami svolti secondo standard uniformi, validi per essere inseriti in una graduatoria di merito nazionale. A chi non rientrerà nella graduatoria per l’accesso alla facoltà prescelta sarà garantito il proseguimento degli studi in un diverso corso di laurea di area scientifica (da indicare come seconda scelta al momento dell’iscrizione), mantenendo il valore degli esami sostenuti e dei Cfu ottenuti.

Si prevede di realizzare un monitoraggio del fabbisogno di personale del Ssn in collaborazione tra ministero della Salute e ministero dell’Università, e di potenziare le capacità ricettive delle università. Inoltre il numero degli studenti dovrà essere allineato con quello dei corsi di specializzazione post-laurea.

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