Tg1: ciak sul mondo, il cinema in Kenya
martedì 23 aprile 2024
Uno Speciale Tg1 un po’ speciale davvero, soprattutto per gli appassionati di cinema, è quello che Rai 1 (recuperabile ora su RaiPlay) ha proposto domenica in seconda serata sulla trasformazione dell’industria cinematografica a livello globale. La caporedattrice Marialuisa Busi, sotto al titolo “Ciak, si gira (il mondo)”, ha coinvolto ben otto corrispondenti Rai in giro per il pianeta (e questo è positivo di per sé): Valerio Cataldi, Marco Clementi, Marc Innaro, Nicoletta Manzione, Claudio Pagliara, Sergio Pacini, Rino Pellino e Marco Varvello. Dagli Stati Uniti, che rappresentano ancora il mercato più importante e la fonte di produzione principale del settore, è arrivata la conferma che «l’impatto dell’Intelligenza artificiale sul cinema sarà enorme», mentre dalla Cina abbiamo appreso dell’ormai profonda contaminazione con i social. Nel Paese con i più grandi studi del mondo, con una produzione seconda solo a quella americana, si girano film per la tv e al tempo stesso per Tik Tok con inquadrature di formato diverso, con attori e attrici che sono al tempo stesso influencer. Accanto a Stati Uniti e Cina, lo Speciale Tg1, senza dimenticare Regno Unito, Francia e Germania, ha raccontato la crescita di altre cinematografie a partire da quella turca, di cui in gran parte sappiamo per le tante serie drammatiche e melodrammatiche sbarcate anche sulle nostre tv, per arrivare a quella africana che, a parte la crisi della cinematografia egiziana a causa della censura e dei difficili rapporti nel mondo arabo, si sta affacciando sulla scena mondiale con Paesi come la Nigeria o il Kenya dove, in quest’ultimo caso, la «fabbrica dei sogni» ha un forte potenziale e già adesso rappresenta la principale fonte di reddito impiegando quasi il cinque per cento dell’intera forza lavoro con scuole di cinema di alto livello e società di produzione. © riproduzione riservata
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