Tecnologie perditempo per i bimbi di oggi
venerdì 10 maggio 2024
Non è la prima volta che mi succede, ma negli ultimi tempi deve essersi acuita la mia sensibilità ai rapporti fra genitori e bambini in carrozzina. Bambini dunque di pochissimi anni, due o tre al massimo. Intanto un dubbio: perché tenere così spesso e così a lungo in carrozzina dei bambini già capaci di camminare o anche di correre? Il mio sospetto è che portarli in giro seduti, se non legati alla carrozzina, è più comodo e veloce (accidenti alla velocità!) per genitori che hanno sempre fretta. Un bambino di due o tre anni che cammina, si ferma a osservare, si muove di sua iniziativa, è attratto dalle cose più diverse, fa “perdere tempo”, dovrebbe essere un po’ assecondato nelle sue molte curiosità. Gli occhi dei bambini sono ben aperti sul mondo, guardano, scoprono, si meravigliano. Vorrebbero fermarsi a raccogliere un rametto o un sasso, e se poi c’è lo specchio d’acqua di una fontana nel giardino, quei piccoli esseri in crescita vorrebbero giocare con l’acqua. Ma spesso i genitori, con le loro ansie e fobie, intervengono subito a bloccarli e trascinarli via: «Fermo che ti bagni!» o «non toccare la terra che è sporca!». Per non parlare dell’immediata attrazione che spesso i bambini in carrozzina hanno per le persone che li salutano sorridendo e facendo ciao con la mano. Spesso quando i genitori li portano via spingendo la carrozzina, loro continuano a guardarti incuriositi, a volte ridendo e altre volte con una commovente espressione di serietà, come se volessero interpretare chi sei e cosa potresti dire poco dopo. Loro a due o tre anni sono in pieno contatto con la realtà circostante: i loro frettolosi genitori pensano ad altro, non guardano e non vedono quello che hanno intorno. Ma quella prima infanzia così attenta, sensibile e percettiva durerà poco. Fra un anno o due i genitori per loro comodità metteranno loro in mano un aggeggio tecnologico acchiappa-attenzione e annulla-pensiero sul cui display immergersi chiudendo gli occhi sul mondo. Quale crescita mentale, emotiva, attiva avranno nel corso di tutta la loro infanzia quei bambini “nativi digitali”? Impareranno a credere che l’intero mondo reale sia a disposizione delle loro dita su un minuscolo schermo. © riproduzione riservata
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