Vivere accanto ai grandi maestri non basta se non ci si decide per un impegno in prima persona nell'opera indicata dai testimoni che ci hanno preceduto. È questo, forse, il messaggio più attuale che hanno lasciato nei secoli Timoteo, nato a Listra da madre giudea, e Tito, di origine greca, i più noti collaboratori dell'apostolo delle genti, Paolo. Il primo, in particolare, attraversò con san Paolo - che lo volle circonciso per rispetto nei confronti dei giudei - tutta l'Asia Minore, venne inviato poi a Tessalonica e collaborò all'evangelizzazione di Corinto, città nella quale venne inviato anche Tito. Ai due collaboratori, che mostrano i diversi volti dell'opera di Paolo, rivolta da una parte ai giudei e dall'altra ai pagani, sono destinate le tre lettere pastorali contenute nel Nuovo Testamento.Altri santi. Santa Paola Romana, vedova (347-406); sant'Alberico di Citeaux, abate (XI sec.). Letture. 2 Tm 1,1-8 oppure Tit 1,1-5; Sal 95; Lc 10,1-9. Ambrosiano. Es 3,7a.16-20; Sal 94; Ef 3, 1-12; Mt 10,1-10 / Gv 20,11-18.
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