Email indignata, ieri, da un amico che si dice, ed è, cattolico, ma spesso pensa di aver ragioni sufficienti per diffidare di ogni parola di Chiesa: «All'improvviso ecco l'alleanza con gli ebrei! Per contrastare i diritti dell'uomo in tema di famiglia e matrimonio…» Giovedì infatti – e ieri qui ne parlavo – era la Giornata del dialogo tra cattolici ed ebrei, e di recente il Papa aveva ricordato il gran rabbino di Francia, Gilles Bernheim, proprio su questi temi. Insomma: si approfitta di tutto… Che dire? Che con un po' di memoria – e forse di serietà – certe indignazioni dovrebbero sparire in ritirate da far arrossire una sfinge. Ecco: "Gesù, il rabbino e il Papa". Il titolo è su tutta la p. 8 di "Europa", e parla della sintonia tra Benedetto XVI e l'ebreo Jacob Neusner per un libro del 1993, edito in italiano da Piemme nel 1996, citato ed elogiato da Joseph Ratzinger nel suo "Gesù di Nazaret", con un brano del card. Schönborn che mostra appunto la sintonia di Benedetto XVI con le idee dell'«erudito ebreo» Jacob Neusner. La data di "Europa"? 14 aprile 2007, e quel giorno la "sintonia" è su tutte le pagine, anche su quelle predilette da molti "indignati" speciali, cattolici o meno. Dunque sintonia inequivoca, e quell'«alleanza sponsale» ricordata qui su "Avvenire" per gli ultimi eventi non è una palla ghermita al balzo per farne nuova arma contro i diritti umani. È triste che ci siano certi malintesi e certi sospetti, anche in casa che si dice cattolica. Quanto a certe menti che cattoliche non si dicono, e non lo sono davvero, malintesi e sospetti talora mostrano solo l'incapacità, voluta o no, di capire gli altri. Se ne parla domani…
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