Giovedì supplemento del "Corsera" (21/1, p. 24) che rilancia la pagina di Armando Torno, il giorno prima ("Cultura", p. 42: «Bibbia, il timone di tutti i libri») sui 18 volumi con Bibbia intera e tanta storia religiosa fino ad oggi, con dentro alla rinfusa la Madonna, Gesù, Giovanni Paolo II, sei volumi sui santi, dizionario di personaggi biblici e in chiusura san Francesco e padre Pio. Bene il mercoledì, ma giovedì il rilancio trasforma il tutto in un pasticcio con gli accenti allegri della «curatrice del Vecchio Testamento», per cui la Bibbia «è il libro dei libri, per i cattolici»! Ebrei, protestanti e ortodossi nel cestino! Non basta: leggi che «la curatrice" ha riscoperto la forza eterna (della Bibbia), come si fa con i classici». E che rivendica i suoi meriti: «Abbiamo provato a svecchiarla»! Sì: ci voleva proprio chi dopo 3000 anni riuscisse nell'impresa. Il segreto? Semplice: l'opera «ricalca il testo approvato dalla Cei», ma con il lavoro di «esperti biblici, conoscitori del greco, del latino e dell'aramaico" perfino musicologi" perché l'A.T. è ritmo, suoni, poesia vera e propria»! Ma no? Ma sì, e «la curatrice» lo ha «riscoperto leggendo i Salmi e trovandovi un ritmo e una musica straordinaria». E non basta ancora: «Le novità non sono solo nella rilettura». Ecco la prima infatti, clamorosa: «Non c'è il limbo»! Caspita! Malpelo è ansioso di leggere per scoprire finalmente il passo della Bibbia dove prima c'era «il Limbo», e ora non c'è più. Gran curiosità, con piccola raccomandazione a certi pubblicitari che si improvvisano esperti: Abbiate pietà! Di voi stessi prima che dei lettori.
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