Ieri tutti i giornali sul richiamo del Papa alla dignità di ogni persona, innanzitutto col dramma degli immigrati trattati qui da noi come bestie e poi con le violenze anticristiane nel mondo. Prime pagine: "Corsera", «Il Papa: rispettare gli immigrati»; "Repubblica", «Il Papa: I migranti sono persone: vanno rispettati»; "Stampa", «Il Papa: rispettate gli stranieri»; "Messaggero", «Il Papa, no a sfruttamento e violenza». Sul "Giornale" versione monca. A p. 13 " "Esteri" " dopo un articolo che col pretesto di Alì Agca libero ironizza proprio sul Papa, titolone: «Benedetto XVI: "La violenza contro i cristiani suscita sdegno"». E quella «contro» i migranti? Zero! Sabato ("Il Fatto", p. 19) per Furio Colombo le parole del Papa sulla credulità verso «maghi» ed «economisti» che si pretendono puri scienziati sono «un colpo alla scienza, una sentenza che mostra una visione spaventata, un tentativo di concorrenza (fede contro scienza)» che " testuale " a suo «modesto parere umilia la fede». Sì. Il «modesto» Colombo, sempre gentile, raffinato e colto, dice che Benedetto XVI «umilia la fede». Una volta " uomo Fiat negli Usa di Kissinger " cantava la borghesia illuminata e moderna, poi " qui visto più volte " ha cominciato a falsificare le parole dei Papi. Grave contorcimento, in buona compagnia. Domenica a "Radio Radicale" Sergio Stanzani è sicuro: tutti i guai d'Italia vengono dagli Usa che da noi hanno permesso l'affermazione del partito comunista più forte d'Occidente, e ovviamente dalla Chiesa che blocca tutto! Balle «furiose» e/o contorte: male diffuso.
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