Nella Cappella Sistina ieri il Papa ha battezzato 16 bambini - Reuters
I bambini ci insegnano, «testimoniano» come si riceve la fede: «con innocenza e apertura di cuore». Così il Papa nella Cappella Sistina, durante la Messa in cui ha amministrato il Battesimo a 16 bambine e bambini tra cui due gemelli, in larga parte figli di dipendenti vaticani. All’omelia, pronunciata a braccio, Francesco ha più volte sottolineato come fossero i più piccoli i protagonisti della celebrazione: «se piangono - ha detto - lasciateli piangere; se hanno fame, allattateli, tranquilli, qui. Se hanno caldo, togliere le vesti che delle volte il caldo fa male». Quindi, come già più volte in passato, l’invito a genitori, madrine e padrini, a ricordare il giorno del proprio Battesimo, a festeggiarlo ogni anno, perché «è la data della nascita» alla fede, «come un compleanno. Nel Battesimo diventiamo cristiana e cristiano».
Il Papa all'Angelus in piazza San Pietro - Ansa
Un concetto ripreso anche all’Angelus, nella domenica del Battesimo di Gesù che conclude il Tempo di Natale. «Il Battesimo – ha aggiunto il Pontefice - è Dio che viene in noi, purifica, guarisce il nostro cuore, ci fa suoi figli per sempre, suo popolo, sua famiglia, eredi del Paradiso. Dio diviene intimo a noi e non se ne va più. Per questo è importante ricordare il giorno del Battesimo e anche conoscerne la data. Se tu non la ricordi – questo l’invito del Papa -, quando tornerai a casa, domandala per non dimenticarla più, perché è un nuovo compleanno, perché con il tuo Battesimo sei nato alla vita della grazia».
A margine della preghiera mariana gli auguri di un santo e fraterno Natale alle comunità cristiane d’Oriente che celebrano la nascita di Gesù il 7 gennaio. Quindi l’appello per la liberazione degli ostaggi in Colombia, un gesto che oltre a essere «un dovere davanti a Dio, favorirà un clima di riconciliazione e di pace nel Paese». Il richiamo è alle persone trattenute contro la propria volontà dall’Esercito di liberazione nazionale (Eln) e dalle milizie paramilitari vicine all’ex presidente Alvaro Uribe.
Dal Pontefice anche un nuovo vibrante a pregare per la pace «in Ucraina, in Palestina, Israele e nel mondo intero».