Per un viaggio del Papa in Iraq ci devono essere quel minimo di condizioni che permettano al viaggio stesso di realizzarsi ma che attualmente non esistono”. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin, in una lunga intervista a Tv2000 realizzata da Cristiana Caricato andata in onda durante lo speciale del ‘Diario di Papa Francesco’. Tra i temi l’attenzione del Papa al mondo arabo, il terrorismo, il viaggio in Iraq e la pedofilia.
“Certo – ha sottolineato il card. Parolin - c’è una grandissima attesa da parte di tutti: autorità, alcuni musulmani che ho avuto occasione di incontrare e soprattutto comunità cristiane che sentono il bisogno di avere il Papa per essere confermati nella fede e incoraggiati nella loro situazione. Mi permetto di esprimere la speranza che queste condizioni possano realizzarsi e che il Papa possa andare al più presto anche in Iraq”.
Il segretario di Stato ha inoltre affrontato la questione della pedofilia all’interno della Chiesa: “Dobbiamo fare tutto il possibile e anche l’impossibile per eliminare questo fenomeno. Sinceramente però dobbiamo riconoscere che la Chiesa ha fatto un grande cammino in questo senso. Ha preso una coscienza progressiva del problema, della devastazione che questi fatti hanno prodotto nelle vittime e ha cercato di reagire. Certo siamo umani e non sempre si possono raggiungere risultati perfetti però credo che ci sia stato impegno e determinazione. L’ incontro che il Papa ha fortemente voluto (‘La protezione dei minori nella Chiesa’ dal 21 al 24 febbraio 2019 in Vaticano ndr) diventa un segno ulteriore in questo cammino. Una conferma di questo impegno a favore delle vittime e un’attenzione per evitare ogni tipo di copertura e creare un ambiente protetto. Il tema dell’incontro sarà soprattutto quello della protezione dei minori e le persone vulnerabili”.