martedì 2 maggio 2023
Anche clero e religiosi non si spostano. Solo alcune suore vicino a delle caserme, possibili obiettivi militari, sono state spostate altrove. Nell'attacco alla chiesa molti danni, ma nessuna vittima
La Cattedrale di El Obeid, Nostra Signora Regina d'Africa, prima di essere colpita da due razzi

La Cattedrale di El Obeid, Nostra Signora Regina d'Africa, prima di essere colpita da due razzi - Wikimedia Commons

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Colpita la cattedrale Maria Regina d'Africa della diocesi di El-Obeid nel corso dei violenti scontri tra le forze dell'esercito sudanese e il gruppo paramilitare Rapid Support Forces (Rsf). Lo riferisce l'agenzia vaticana Fides.

Secondo padre Peter Suleiman, segretario generale della Conferenza episcopale del Sudan e del Sud Sudan (Ssscbc) il 27 aprile almeno due razzi hanno colpito la cattedrale. Il primo ha colpito una parte della canonica e il secondo razzo è esploso contro il cancello principale della cattedrale, distruggendo le vetrate.

"Ringraziamo Dio che il vescovo non fosse nella stanza in quel momento, perché il locale è completamente danneggiato", spiega padre Suleiman.

L'attacco è avvenuto quando il vescovo di El-Obeid, Yunan Tombe Trille Kuku Andali, e altri sacerdoti stavano recitando la preghiera di adorazione di fronte al Santissimo Sacramento nella Chiesa.

"La situazione in città è grave: gli abitanti mancano di cibo, acqua e di elettricità", aggiunge il segretario generale che precisa che il vescovo di El-Obeid e altri sacerdoti sono ancora al loro posto, tranne le suore della Saint Francis School, vicine alle caserme dell'esercito, che sono state evacuate in diverse località per sicurezza. Le caserme sono infatti un obiettivo militare. Ma per il resto tutto il personale della Chiesa è al suo posto e resta vicino alla popolazione.

Il segretario generale della Conferenza episcopale del Sudan e del Sud Sudan afferma che il conflitto in Sudan sta distruggendo gli edifici storici della città e rivolge un appello ai sudanesi e ai sud sudanesi affinché preghino per la pace.

Mentre l'attenzione della stampa internazionale è focalizzata sui combattimenti nella capitale Khartoum, anche diverse altre aree del Sudan sono interessate dagli scontri tra l'esercito e le Rdf, in particolare nel Darfur, bastione di queste ultime.

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