mercoledì 18 giugno 2014
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L'offensiva degli jihadisti ha provocato fughe di massa dalle città del nord dell'Iraq. L'intera comunità cristiana di Mosul nei giorni scorsi è dovuta fuggire. Dozzine di famiglie si sono rifugiate in un antico villaggio di 6mila abitanti 50 chilometri a nord di  Mosul, Alqosh, dove operano le forze curde. L'Agenzia fotografica Ap ha documentato la loro vita quotidiana.Il sindaco di Alqosh, Sabri Boutani, insieme con fra' Gabriel Tooma, della chiesa cattolica caldea, registra i nuovi arrivati per dar loro il permesso di rimanere nel villaggio..

Un bimbo iracheno lavora a un mosaico temporaneo raffigurante il volto di Papa Francesco fatto con i prodotti locali, come grano, lenticchie, fagioli per commemorare la prossima festa del raccolto, nella chiesa caldea della Vergine Maria del raccolto ad Alqosh.

Bambini iracheni seduti sopra sacchi di riso donati dalla Croce Rossa ai rifugiati di Alqosh.

Una famiglia irachena nel villaggi di Alqosh.

Tre bimbi iracheni in posa per uno scatto.

Fra Gabriel Tooma celebra la Messa, domenica 15 giugno, nella chiesa caldea della Vergina Maria del raccolto, ad al-Qoush, nel monastero di Sant'Hormos (VII secolo), costruito su una collina che sovrasta Alqosh.

Intanto gli jihadisti avanzano in direzione della capitale Baghdad, con l'obiettivo di rovesciare il governo a guida sciita di Nouri al-Maliki. Martedì i miliziani dell'Isis sono arrivati a Baquba, una 60ina di chilometri dalla capitale. Ma a Baghad, come testimoniano le foto Ap che proponiamo qui di seguito, si tenta di vivere nella normalità.Un venditore di verdure attende clienti in un mercato di Baghdad.

Una sosta rinfrescante in una capitale "bollente".

Negozi in una strada di Baghdad.

Pane e dolci in vendita.

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