mercoledì 12 marzo 2014
​Vittoria del candidato sostenuto dal Movimento islamico e dai nazionalisti sul sindaco uscente esponente della comunità cristiana locale.
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Al termine di elezioni municipali drammatiche, costellate da episodi di violenza e da intimidazioni, Nazareth (Galilea) ha eletto ieri un nuovo sindaco: Ali Salam, leader di una lista locale sostenuta dal Movimento islamico e dai nazionalisti del partito Balad. Salam ha nettamente distaccato il sindaco uscente Ramez Jeraisy, da 20 anni in carica e sostenuto da una coalizione filo-comunista, raccogliendo 27 mila voti contro i 17 mila del suo contendente.Il ministero degli interni israeliano si è visto costretto ad indire un secondo turno di voto a Nazareth perché il precedente, svoltosi nell'ottobre 2013, si era concluso con un pareggio di fatto fra Salam e Jeraisy e si era trascinato per mesi in varie istanze giudiziarie con ripetuti spogli di urne contestate. Mentre in città la tensione saliva, sia Jeraisy sia Salam (che è stato a lungo vice-sindaco di Nazareth) si sono visti costretti a ricorrere a misure prudenziali e a girare con scorte. Ieri, durante il voto, centinaia di agenti di polizia hanno presidiato i seggi per impedire possibili incidenti.In dichiarazioni alla stampa Salam ha affermato che il suo successo è una conseguenza della insoddisfazione generale creata - a suo parere - dalla lunga gestione del municipio da parte di Jeraisy, un esponente della comunità cristiana locale, che rappresenta il 27 per cento della popolazione. Jeraisy ha da parte sua attaccato il rivale sostenendo che la sua vittoria è giunta grazie a una "coalizione abnorme fra radicali islamici e nazionalisti ed esponenti locali del Likud". Nazareth è considerata la capitale politica della minoranza araba in Israele e l'esito del voto, secondo analisti, potrebbe avere ripercussioni su scala nazionale.
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