martedì 26 marzo 2024
Petardi nel quartiere delle istituzioni Ue, mentre il Comitato speciale Agricoltura dà il primo via libera alla modifica della Politica agricola comune
Trattori a Bruxelles nel quartiere delle istituzioni europee

Trattori a Bruxelles nel quartiere delle istituzioni europee - Ansa

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Da un lato i trattori ancora una volta davanti ai palazzi delle istituzioni europee a Bruxelles, dall’altro l’annuncio di un primo via libera dei Paesi Ue ad una revisione mirata della Politica agricola comune, proprio quella Pac che per alcuni aspetti è tra i bersagli dei manifestanti. Giornata importante quella di oggi per gli agricoltori europei, a cui l’Ue promette ora «maggiore flessibilità, minore complessità», per dirla con il ministro dell'Agricoltura belga David Clarinval, a margine del Consiglio Agricoltura e pesca.

Il Comitato speciale Agricoltura ha dato il suo benestare alla modifica della Pac proposta dalla Commissione Ue per rispondere alle preoccupazioni degli agricoltori manifestate con le proteste dei trattori. La revisione punta a «ridurre gli oneri amministrativi e a dare una maggiore flessibilità per il rispetto» dei vincoli ambientali, ha sottolineato il Consiglio Ue, proprio mentre un centinaio di trattori arrivava nella capitale belga. La protesta è salita d’intensità nel quartiere delle istituzioni Ue quando è iniziato un lancio di petardi in prossimità delle sedi della Commissione Europea e del Consiglio Ue, con copertoni e balle di fieno dati alle fiamme anche di fronte al dipartimento responsabile per l'erogazione dei fondi della Politica agricola comune.

La revisione riguarda alcuni elementi del regolamento sui piani strategici della Pac e del regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della stessa Politica agricola comune. Il testo, secondo il Consiglio, mira a garantire un equilibrio tra la necessità di mantenere un elevato livello di rispetto degli obiettivi ambientali e climatici contenuti nell'attuale Pac e, dall’altro lato, la necessità di prendere in considerazione le preoccupazioni degli agricoltori, dopo la rivolta della categoria scoppiata in mezza Europa negli ultimi mesi, peraltro in prossimità delle elezioni europee. Approvate, in particolare, le modifiche agli standard relativi alle buone condizioni agricole e ambientali (Bcaa) proposti dalla Commissione Europea.

Le Bcaa sono nove norme, ritenute benefiche per l'ambiente e il clima, che si applicano agli agricoltori che ricevono sostegno nell'ambito della Pac. Si tratta di condizionalità, poiché c'è un legame diretto tra il rispetto dei requisiti e il sostegno fornito agli agricoltori in base alla Pac. Uno dei principali cambiamenti è l’introduzione di una disposizione generale, che consente agli Stati membri di concedere deroghe «temporanee e mirate» a determinati requisiti di condizionalità, in caso di condizioni climatiche impreviste che impediscono agli agricoltori di rispettarli.

Oltre alle possibilità nazionali di deroga, vengono introdotte esenzioni specifiche. Ad esempio, per la Bcaa 6 sulla copertura del suolo durante i periodi sensibili, gli Stati membri avranno maggiore flessibilità nel decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, sulla base delle specificità nazionali e regionali. Per la Bcaa 7 sulla rotazione delle colture, una delle più contestate dal movimento dei trattori, la rotazione delle colture rimarrà la pratica principale, ma gli Stati membri potranno utilizzare la diversificazione delle colture come alternativa. Il requisito è meno impegnativo per gli agricoltori, soprattutto nelle zone soggette a siccità o ad abbondanti precipitazioni. Per la Bcaa 8, gli agricoltori saranno obbligati soltanto a mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e saranno incoraggiati, su base volontaria, a mantenere i terreni a riposo o a creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio.

La revisione mirata approvata ieri esenta le piccole aziende agricole, con meno di 10 ettari di superficie, sia dai controlli che dalle sanzioni relative al rispetto dei requisiti di condizionalità previsti dalla Pac. Dato che si tratta del 65% dei beneficiari della Pac, ma di appena il 10% dei terreni agricoli, questa esenzione ridurrà in misura cospicua gli oneri amministrativi generati dai controlli, sia per gli agricoltori che per le amministrazioni pubbliche, pur mantenendo gli obiettivi ambientali. In linea con le richieste degli Stati, la revisione garantirà che i Paesi dell'Ue possano ora modificare i propri piani strategici della Pac due volte all'anno, anziché una volta come avviene oggi. In questo modo i governi avranno una maggiore flessibilità: inoltre, sarà comunque possibile avere tre ulteriori richieste di modifica nell'arco dell'intero periodo di programmazione.

Come ha spiegato ancora il ministro belga Clarinval, in rappresentanza della presidenza di turno del Consiglio Ue, «c'è anche un secondo pacchetto, che consiste nella creazione di un osservatorio dei prezzi, con soglie di prezzo che permetterebbero la reattività delle diverse filiere, per poter reagire proprio in caso di riduzioni dei prezzi». Bruxelles, insomma, cerca di dare «risposte» alla categoria degli agricoltori, soprattutto in materia di «giusta remunerazione» del loro lavoro, con l’obiettivo di «garantire una buona competitività della nostra agricoltura».

Ora il presidente della commissione speciale Agricoltura invierà una lettera al Parlamento Europeo. La commissione Agri del Parlamento ha deciso di ricorrere alla procedura d'urgenza: la posizione in prima lettura dovrebbe essere adottata nella plenaria del 22-25 aprile prossimi. Il regolamento dovrà poi essere adottato formalmente dal Consiglio, firmato dai rappresentanti del Consiglio e del Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Ue. Se tutto andrà come previsto, il regolamento entrerà in vigore entro la fine della primavera, con tempi estremamente rapidi per gli standard Ue.

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