giovedì 21 settembre 2023
L’istituto ha sviluppato un metodo per misurare tutte le ricadute della propria attività su società e ambiente La presidente Fasano: «Storie di vita dietro ai numeri»
Come lavora Banca Etica: ecco il suo impatto nella società e nel mondo

Imagoeconomica

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Finanziare e investire in un’economia equa, giusta e pulita, e generare percorsi di cambiamento è la mission di Banca Etica, che quest’anno ha finanziato per un quarto imprese femminili e un per un altro 25% organizzazioni senza scopo di lucro o imprese sociali. I crediti erogati hanno garantito 1.400 interventi di efficientamento energetico, prodotto 677mila tonnellate di rifiuti riciclati, permesso la coltivazione biologica di 3.700 ettari di terreni e recuperato 524mila milioni di metri cubici di acqua, nuovamente disponibili agli ecosistemi.

Dietro ai numeri e alle percentuali che contribuiscono a costruire non solo il report di Impatto 2023, ma anche il bilancio scorrono, come ha raccontato la presidente di Banca Etica, Anna Fasano, «storie di vita individuali e di organizzazioni per le quali rappresentiamo un solido punto di riferimento »: persone che hanno acceso il mutuo per comprare casa; imprese che hanno chiesto un prestito per diventare più sostenibili o per salvare posti di lavoro; cooperative che, grazie all’accesso a un finanziamento, hanno aumentato la loro capacità di accogliere persone migranti o di dare servizi a persone fragili; donne che hanno creato un’impresa conquistando sempre più indipendenza economica. «Abbiamo finanziato le imprese femminili più di quanto fa il sistema generale. L’imprenditoria femminile, dopo la pandemia, soffre e l’accesso al credito delle donne - lo dicono i dati - è più difficile rispetto a quanto accadde per l’universo maschile» ha commentato Fasano sottolineando che nel 2022 Banca Etica ha finanziato 327 imprese femminili in Italia e in Spagna, che rappresentano il 25,2% delle organizzazioni e imprese finanziate nel 2023, per un totale di 49 milioni di euro. Sempre nel report d’impatto si legge che 356 organizzazioni hanno utilizzato i finanziamenti dell’istituto per generare occupazione. Verso queste organizzazioni sono stati erogati 78,3 milioni di euro, e questa somma ha condotto alla creazione diretta di 2.338 posti di lavoro tra Italia e Spagna.

«In termini assoluti non parliamo di grandi numeri, ma è indubbio che se ci fosse l’attenzione di tutta la finanza privata sulla creazione dei posti di lavoro, in poco tempo avremmo cifre sorprendenti» ha aggiunto la presidente di Banca Etica che citando l’altra enorme sfida dell’inclusività sociale ha ricordato i 39 milioni di euro a favore di 131 organizzazioni che si occupano di accoglienza e inserimento delle persone migranti. Grazie a questi prestiti più di 5mila persone migranti hanno trovato accoglienza e altri 4.800 hanno usufruito di opportunità di inserimento sociale. Ma come si sono potute misurare in modo credibile gli impatti delle attività finanziarie sull’ambiente, la società e la vita delle persone? «Il nostro istituto è l’unico in Italia che misura tutti gli impatti sociali e ambientali dei crediti che eroga ogni anno» e lo fa con una metodologia propria, misurando tutti gli impatti, diretti e indiretti, generati dalle proprie attività. Mentre la gran parte degli istituti finanziari privati si limita a misurare la CO2 risparmiata da uffici e filiali, o gli impatti di singole iniziative di beneficenza o ambientali, Banca Etica ha costruito un modello per monitorare gli impatti di tutti i crediti erogati.

«La possibilità di un’analisi tanto accurata è frutto del fatto che, per ogni prestito richiesto - ha spiegato ancora Fasano - Banca Etica sviluppa un questionario di valutazione socio-ambientale che permette di misurare le attività delle realtà finanziate e i loro impatti classificati attraverso decine di indicatori all’interno di 24 diverse aree di responsabilità sociale e ambientale». Per la prima volta quest’anno è stata calcolata la carbon footprint della quasi totalità (90%) degli asset, che hanno generato quasi 314mila tonnellate di Co2 equivalente, pari a 113 tonnellate per ogni milione di euro di attivo. Dall’altra parte i crediti erogati da Banca Etica per progetti di efficientamento energetico hanno permesso di evitare 70mila tonnellate di CO2 e il lavoro agile ha permesso di evitare 152 tonnellate di Co2. Banca Etica ha inoltre compensato le 136mila tonnellate di CO2 emesse nel 2022 relative alle proprie emissioni dirette, al consumo di carta e agli spostamenti aziendali. Questo porta non a una rendicontazione bensì, come ha ricordato la presidente Fasano, a «una verifica dei nostri obiettivi. Questo livello di analisi ci permette di orientare meglio le nostre strategie per ridurre ancora in futuro le emissioni di Banca Etica», obiettivo che verrà messo a fuoco in vista dei primi 25 anni di Banca Etica che verranno celebrati nel 2024.

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