martedì 14 maggio 2024
Il 33% degli italiani la usa a lavoro e oltre la metà si aspetta che nei prossimi cinque anni cambierà la propria vita lavorativa
Il 33% degli italiani usa l'intelligenza artificiale a lavoro

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L’intelligenza artificiale non fa paura e molte aziende si stanno adeguando a questa tecnologia. Le imprese e i lavoratori stanno iniziando a conoscerla e in molti casi anche a utilizzarla. Lo rileva un'indagine condotta da Ipsos secondo la quale, il 33% degli intervistati utilizza quotidianamente l’intelligenza artificiale nel suo lavoro. Nei prossimi cinque anni, si stima che l’incremento dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale darà alle aziende e ai lavoratori che la utilizzano più tempo, migliorando il proprio lavoro e favorendo il mercato.

In questo nuovo scenario sociale, diventa necessario avere risorse finanziarie adeguate per innovare e dotarsi della presenza di lavoratori digitalmente alfabetizzati in intelligenza artificiale. L’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano afferma che il 61% delle grandi imprese ha all’attivo un progetto di intelligenza artificiale. Le aziende che avevano già avviato almeno una sperimentazione proseguono e accelerano. Cresce quindi la necessità di avere aziende che abilitino e promuovano l’intelligenza artificiale all’interno della propria struttura, migliorando il processo di adozione di questa nuova tecnologia.

Tra le promotrici dell’importanza dell’AI e del suo utilizzo come approccio innovativo per le aziende si colloca 247X, fondata da Luca Barboni, Simone Di Paolo, Roberto Verde ed Alessandro Scappa, che nasce per permettere alle imprese di accedere nella maniera più efficace a servizi progettati per crescere più velocemente grazie a consulenza, formazione e tecnologie dedicate.

«Nel 2023 gli investimenti in Ia e tecnologia di tutte le imprese sono aumentati vertiginosamente. In 247X investiamo dal 2018 in tecnologie software, data, analytics e più recentemente Ia. Ogni anno abbiamo investito fin da quando esistiamo, porzioni significative dei nostri ricavi in tecnologia. Questo impegno costante ha permesso all’azienda di rimanere in prima linea, sottolineando il nostro interesse verso l’innovazione e consolidando la nostra posizione nel panorama internazionale. L’intelligenza artificiale e la tecnologia sono passate da essere un investimento per il futuro a diventare l’elemento fondamentale della nostra offerta e del valore che portiamo ai nostri clienti», afferma Roberto Verde, amministratore e fondatore di 247X.

La più grande difficoltà delle imprese italiane per competere a un livello tecnologico all’altezza sono le competenze delle persone in machine learning e intelligenza artificiale, che come ogni competenza emergente sono rare, più costose e spesso inaccessibili.

«Nei prossimi tre anni, il 10% del capitale sarà destinato ai dipendenti, con l'obiettivo di collegare la loro crescita finanziaria al successo delle linee di prodotti e servizi tecnologici che sta commercializzando, con la visione di condividere con loro le opportunità legate a questa grande trasformazione industriale», conclude Verde.




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