lunedì 22 aprile 2024
È facile cadere nella tentazione di parlare male degli altri, specie quando pensiamo di aver subito un torto. I maestri dello spirito ci guidano su un'altra via. Ma com'è difficile frenare la lingua
Una parola detta male può rovinare un'amicizia

Una parola detta male può rovinare un'amicizia - ICP

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Il tradimento che più ci fa soffrire è quello dell’amico. Scoprire che la nostra fiducia era mal riposta ci lascia dentro ferite difficili da far rimarginare. Ma vale anche il discorso opposto: noi che amici siamo? Fra Ignacio Larrañaga (1928-2013) sacerdote francescano nato in Spagna ma vissuto a lungo in America Latina, noto per la proposta dei cosiddetti “Incontri di esperienza di Dio” ed originali “Scuole di preghiere” ci insegna a chiedere il dono della benevolenza, allontanando il chiacchiericcio e il pettegolezzo:

«Signore Gesù, metti un lucchetto alla porta del nostro cuore, per non pensar male di nessuno, per non giudicare prima del tempo, per non sentir male, per non supporre, né interpretar male, per non profanare il santuario sacro delle intenzioni.
Signore Gesù, legame unificante della nostra comunità, metti un sigillo alla nostra bocca per chiudere il passo ad ogni mormorazione o commento sfavorevole.
Dacci di custodire fino alla sepoltura, le confidenze che riceviamo o le irregolarità che vediamo, sapendo che il primo e concreto modo di amare è custodire il silenzio.
Semina nelle nostre viscere fibre di delicatezza. Dacci uno spirito di profonda cortesia, per riverirci l'uno con l'altro, come avremmo fatto con te.
Signore Gesù Cristo, dacci la grazia di rispettarci sempre.
Così sia».

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