giovedì 18 aprile 2024
Approvato un piano di sviluppo del turismo lento per potenziare i cammini, in vista del Giubileo e degli 800 anni dalla morte di San Francesco. Castelli: così si assicura l'attrattività dei luoghi
Oltre 47 milioni per potenziare i percorsi dei pellegrini

Foto d'archivio

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Percorsi fruibili per tutti, anche alle persone con disabilità, con la possibilità anche di fare tratti con i mezzi pubblici o in bici, oltre che ovviamente a piedi. Finora tra le montagne dell’Appennino centrale i cammini a disposizione dei pellegrini sono stati portati avanti grazie al lavoro di molte associazioni e realtà locali, ma per sfruttare a pieno le potenzialità di queste splendide cime occorreva mettere a regime il “sistema” dei cammini a livello interregionale. Ed è per questo che così, nelle quattro regioni terremotate del Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria), è stato approvato dalla struttura commissariale Sisma 2016 un programma di sviluppo del turismo lento per un importo complessivo di 47 milioni di euro.

Si tratta di un articolato sistema di interventi per percorsi fruibili in un’ottica di intermodalità con il trasporto pubblico e la bici, per la messa in sicurezza e la manutenzione, ma anche per investimenti per i servizi di alloggio e ristoro destinati ai camminatori e ai pellegrini. Particolare attenzione è stata rivolta anche all’accessibilità per le persone con mobilità limitata per far vivere a tutti l’esperienza del cammino e del pellegrinaggio. La decisione della struttura commissariale giunge alla vigilia di importanti appuntamenti dei prossimi anni: il Giubileo 2025, l’ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026 e i 500 anni dell’approvazione pontificia dell’ordine dei frati cappuccini nel 2028.

I cammini ''finanziati'' sono parecchie decine, alcuni hanno una rilevanza storica e nazionale di particolare rilievo, come il cammino francescano della Marca (7 milioni), o come il cammino di San Francesco nel Lazio (1 milione) o la via Lauretana (9 milioni) e il cammino dei Cappuccini (8 milioni) o la ciclovia del fiume Nera.

Il commissario alla Ricostruzione Castelli

«È nell'Appennino centrale, in quei territori compresi tra le quattro regioni del sisma 2016, che si svilupperà il più grande programma di finanziamento nazionale del turismo lento e sostenibile. Un risultato conseguito frutto dell'intesa raggiunta in cabina di coordinamento sisma, per la riqualificazione e promozione del turismo lento – spiega Guido Castelli - Un piano dettagliato, che punta alla riqualificazione del sistema dei cammini, con l'obiettivo di valorizzare e rilanciare il patrimonio naturistico, culturale storico, artistico attraverso una strategia sinergica tra i territori». Con questa ordinanza, prosegue, si rafforzano gli impegni della struttura commissariale per assicurare l'attrattività di questi luoghi «attraverso la valorizzazione delle valenze uniche che lo caratterizzano e, allo stesso tempo, per offrire nuove opportunità di impresa per chi sceglierà di vivere e lavorare nell'area del cratere 2016».

I dati dei cammini del Centro Italia

Lo scorso anno le credenziali (i passaporti dei pellegrini) consegnate ai camminatori dai Cammini italiani hanno segnato un incremento del 25% rispetto al 2022. Si tratta di una tendenza, per certi versi clamorosa per una forma di conoscenza e valorizzazione, come i cammini, per la quale il territorio del Centro Italia presenta una naturale vocazione: ambientale, storica, religiosa e culturale. Nel 2023 ci sono stati 1.350.000 pernottamenti da parte dei camminatori, con un trend in forte ascesa, limitato però dall'assenza di una programmazione strategica e di servizi dedicati.

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