venerdì 16 febbraio 2024
Il crollo nel cantiere di un supermercato: recuperato un quarto corpo tra le macerie. Monsignor Renna (Cei): ora svolta decisiva sulla sicurezza. Il dolore e l'intenzione di preghiera di Betori
Le ricerche sotto le macerie continuano

Le ricerche sotto le macerie continuano - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Il Consiglio dei ministri varerà «un nuovo pacchetto di norme per il contrasto al lavoro sommerso, al caporalato e per la tutela della sicurezza nella filiera degli appalti». Il giorno dopo la strage di Firenze, è la ministra del Lavoro, Marina Calderone - che domenica sarà nel capoluogo toscano - ad annunciare una stretta sul sistema di appalti e subappalti che rischia di annacquare la tutela dei lavoratori. «Nessun passo indietro sulla sicurezza del lavoro», annuncia Calderone, ricordando il miliardo e mezzo di euro dell’Inail «per finanziare la formazione e la prevenzione e sostenere le aziende virtuose» e l’assunzione di 850 ispettori che faranno salire le ispezioni da 70mila a 100mila.

Sempre in tema di sicurezza, la ministra ha sottolineato che il ddl Lavoro, attualmente in discussione in Parlamento, «non contempla in alcun caso l’eliminazione dell’obbligo di badge per gli operai dei cantieri edili» e che anche sulle 16 ore di formazione obbligatoria «non è intervenuta alcuna modifica dell’accordo Stato-Regioni».

Sulla catena di appalti e subappalti che sarebbe tra le cause della strage, la politica ora si interroga. Riprendendo la proposta fatta dal segretario generale della Filca-Cisl, Enzo Pelle, in un’intervista ad Avvenire, Arturo Scotto del Pd rilancia sui social: «È urgente un decreto che equipari le norme per sicurezza e salute previste per i cantieri pubblici anche per i grandi lavori nel settore privato». E la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, si dice pronta a lavorare con il governo per «affrontare insieme questa emergenza».

Per mercoledì, infine, Cgil e Uil hanno proclamato due ore di sciopero nazionale, contro questa «strage vera», tuona il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. «Ci sono delle responsabilità molto precise – aggiunge il leader sindacale – non è che sono fatalità quelle che sono successe. La morte è legata alla logica dei subappalti, del massimo ribasso, del profitto fine a se stesso, a una precarietà del lavoro che non ha fine».

È stato recuperato dai Vigili del fuoco nelle ultime ore il corpo senza vita di un altro operaio finito sotto le macerie del crollo nel cantiere di Esselunga avvenuto ieri mattina in via Mariti a Firenze. Il bilancio della tragedia è terribile: quattro morti e tre feriti (due in codice rosso, uno in giallo), più un quinto corpo che sarebbe stato individuato ma non ancora recuperato. Intanto proseguono senza sosta anche le indagini per risalire alle cause dell'incidente. Le vittime del crollo sono l’italiano Luigi Coclite, abruzzese di 60 anni, il tunisino, Mohamed Toukabri, 54 anni, e due marocchini, Mohamed El Farhane, 24 anni, e Taoufik Haidar, 43 anni.

Il dolore dell'arcivescovo Betori, l'intenzione di preghiera e il telegramma del Papa

«Esprimo il mio profondo dolore e il cordoglio di tutta la Chiesa fiorentina per la tragedia – ha dichiarato in una nota l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori –. Preghiamo per le vittime e per i feriti e siamo vicini alle loro famiglie». E proprio alla preghiera per le vittime, in tutta la diocesi, Betori ha fatto un appello inviando il testo dell'intenzione che riportiamo qui di seguito: «Per le vittime della tragedia avvenuta nel cantiere di via Mariti, perché il Signore accolga nella sua pace i defunti, doni salute ai feriti, consoli e sostenga quanti sono nel dolore, ispiri quanti hanno responsabilità a mettere in atto interventi concreti che tutelino la vita dei lavoratori, preghiamo».

E dolore e cordoglio per la tragedia sono stati espressi al cardinal Betori anche dal Papa in un telegramma del Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin: «Francesco esprime la sua vicinanza ai familiari delle vittime insieme alla sua più viva partecipazione al dolore dell'intera cittadina e rinnova l'appello in questo momento particolarmente drammatico, alla sicurezza sui luoghi di lavoro auspicando un maggiore impegno di quanti hanno la responsabilità di tutelare i lavoratori». Il Papa inoltre «mentre ringrazia tutti coloro che si stanno adoperando nelle operazioni di soccorso, assicura la sua paterna preghiera e invia a tutti la benedizione apostolica in segno di vicinanza spirituale».

La dinamica dell'incidente

Sarebbe stata una trave a cedere facendo cadere un pilastro al quarto piano e provocando, a catena, ulteriori crolli. Vasta l’eco di reazioni e di cordoglio, dal presidente Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a tutte le principali cariche istituzionali, e a molti esponenti politici. Proclamato per oggi il lutto cittadino dal sindaco Dario Nardella e quello regionale dal presidente Eugenio Giani. «Ancora dei morti sul lavoro – dice l’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace –. Nonostante l’attenzione alta che si mantiene nell’opinione pubblica, le condizioni operative e le responsabilità sulle quali occorrerà fare chiarezza, chiedono una svolta decisiva».

Mentre la presidente di Esselunga, Marina Caprotti, si è detta «a disposizione delle autorità per contribuire a capire la dinamica di quanto accaduto», Cgil e Uil, con le categorie degli edili e dei metalmeccanici, hanno proclamato due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio. La Cisl ha dichiarato la mobilitazione nazionale con assemblee nei luoghi di lavoro.

Il boato che ha accompagnato il crollo («come una bomba» riferisce un testimone), ha subito fatto scattare l’allarme. Chi era in auto ha cercato di allontanarsi per sfuggire alla nuvola di polvere che si è sollevata, alcuni passanti si sono avvicinati alla recinzione: «Ho chiesto a degli operai lì vicino cosa fosse successo, loro, disperati, mi hanno detto che degli operai erano rimasti sotto il crollo» riferisce una signora che abita nelle vicinanze. «Ero seduta nel mio salotto – riferisce Miriam –, che si affaccia sul cantiere, quando a un certo punto ho sentito un rumore e ho visto che era crollato un solaio e ho visto alzarsi una nuvola di polvere e alcuni operai correre in direzione del crollo». Immediate le sirene e all’arrivo dei soccorsi, con i Vigili del fuoco e i mezzi del 118, che fanno parte delle squadre di ricerca e soccorso in ambiente urbano (Usar) attivate nelle maxi emergenze.

Un'immagine del crollo nel cantiere Esselunga a Firenze

Un'immagine del crollo nel cantiere Esselunga a Firenze - Fotogramma

L'impresa che eseguiva i lavori è la stessa appaltatrice degli incidenti a Genova

E si è saputo in mattinata che l'azienda committente e la ditta appaltatrice del crollo nel cantiere Esselunga a Firenze sono gli stessi degli incidenti avvenuti nel cantiere di un altro supermercato del gruppo lombardo della Gdo a Genova, nella zona di San Benigno: nell'incidente, avvenuto il 10 febbraio 2023, tre operai erano rimasti feriti a causa del cedimento di una rampa del parcheggio a uso della nuova Esselunga: la Villata spa, l'immobiliare partecipata al 100% da Esselunga, e Aep, attività edilizie pavesi, con sede a Pieve del Cairo (Pavia). L'area del crollo, che copre un intero isolato, è sotto sequestro. Il procuratore di Firenze Filippo Spezia, che coordina le indagini insieme con il sostituto Paolo Sottosanti, ha eseguito lunghi sopralluoghi. Nei lavori di Firenze poi ci sono altre 30 ditte coinvolte in subappalti. In base a quanto riferito sempre dal presidente della regione Toscana, Giani, che ha fatto la spola tra il cantiere e il vicino ospedale di Careggi dove sono ricoverati i tre feriti, erano presenti oltre 50 persone al lavoro nel cantiere. Il complesso dell'ex Panificio militare, tra via Ponte di Mezzo e via Mariti, era stato dismesso dagli anni '70, ed Esselunga ha avviato i lavori nel luglio 2021. Nel progetto sono previsti oltre 5.200 mq di aree di uso pubblico suddivise tra un giardino e un parcheggio alberato.

Oggi lutto cittadino a Firenze e lutto in tutta la regione, ha annunciato il governatore Eugenio Giani: «Voglio che tutti si rifletta, e ognuno che ha una competenza possa mettere in atto il proprio impegno perché certe cose non si possano ripetere».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI