giovedì 11 aprile 2024
La temperatura della Terra nel 2023 ha superato di 0,2°C le previsioni. Il climatologo della Nasa: se l'anomalia non rientra entro agosto ci troveremo in un «territorio inesplorato»
Gli scienziati non sanno spiegare perché fa così tanto caldo

Siciliani

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Il 2023 è stato l’anno più caldo negli ultimi 100mila anni. Gli scienziati del clima sanno che questo dipende in larga parte dall’aumento dei gas serra in atmosfera, il problema è che non riescono a spiegare come mai abbia fatto così tanto caldo.

L’aumento delle temperature, cioè, era nell’ordine delle cose, ma l’entità con cui si è manifestato, e in parte continua a farlo, ha superato ogni previsione. Tanto che gli esperti da un lato incominciano a dubitare dell’affidabilità delle tecniche statistiche utilizzate finora, anche per la mancanza di dati sufficienti a comprendere fino in fondo la ragione dei record delle temperature, dall’altro sono arrivati a ipotizzare che il riscaldamento del pianeta sia arrivato a un punto tale da aver già incominciato ad alterare radicalmente il sistema climatico. Questo vorrebbe dire che stiamo entrando in un «territorio inesplorato», come ha spiegato Gavin Schmidt, direttore del Goddard Institute for Space Studies (Giss) della Nasa.

Non si tratta di essere catastrofisti, ma di guardare le cose come stanno. Nei giorni scorsi Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell'Unione europea, ha reso noto che marzo 2024 è stato più caldo a livello globale di qualsiasi marzo precedente, con una temperatura media dell’aria superiore di 0,73° C rispetto alla media del periodo 1991-2020, e di 1,68°C in più rispetto a una stima della media di marzo per il periodo 1850-1900. Si è trattato del decimo mese consecutivo in cui si è parlato di record mensile di caldo.

In realtà questi primi mesi del 2024 sono già più allineati rispetto alle previsioni di quanto non sia stato il 2023. Tanto che lo stesso direttore del Giss, nell’articolo pubblicato su Nature il 19 marzo scorso, in cui ha ammesso l’incapacità di spiegare l’anomalia climatica dello scorso anno, ha chiarito che prima di tirare conclusioni affrettate bisognerà aspettare il prossimo agosto e verificare se tutto sarà rientrato nei parametri, compatibilmente con l’indebolimento del Niño, il fenomeno atmosferico associato a temperature elevate.

La temperatura media giornaliera della superficie del mare (°C) sull'oceano globale extrapolare

La temperatura media giornaliera della superficie del mare (°C) sull'oceano globale extrapolare - Copernicus

In questo momento, dunque, il problema non è tanto capire come mai il 2023, con un aumento vicino al limite di 1,5°C, sia risultato l'anno più caldo di sempre, ma comprendere perché la temperatura del pianeta sia stata fino a 0,2°C più alta di quanto i modelli climatici avevano previsto. Può sembrare un’inezia, in realtà è un’anomalia enorme su scala globale. E la preoccupazione è legata anche al fatto che dalla scorsa estate ogni mese ha battuto i rispettivi record delle temperature della superficie terrestre e marina proprio di circa 0,2°C. Cioè: il caldo aggiuntivo rispetto a quanto previsto è sostanzialmente inspiegabile.

Il professor Schmidt ha chiarito le ragioni di questo stupore. In primo luogo, le condizioni climatiche globali, per gli effetti del raffreddamento dovuti alla Niña sull’Oceano Pacifico tropicale, attribuivano solo una probabilità su cinque di andare incontro a un periodo di caldo record. E, invece, record è stato. Ma è guardando a tutti i fattori possibili, compresa l'attività solare, che i conti non tornano.

Ad esempio, l’aumento dei gas serra in atmosfera nel 2022 giustifica al massimo un aumento delle temperature di 0,02°C. Stesso discorso per l’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai del gennaio 2022. Un terzo elemento considerato dagli scienziati riguarda i nuovi carburanti ecologici che dal 2020 sono utilizzati per il trasporto marittimo: emettono meno zolfo, dunque inquinano meno, ma paradossalmente i composti dello zolfo in atmosfera interagendo con le nuvole hanno un effetto di raffreddamento. Eppure, nemmeno questa minore presenza di zolfo riesce a spiegare tutta l’anomalia.

L'anomalia di temperatura rispetto alla media 1850-1900

L'anomalia di temperatura rispetto alla media 1850-1900 - Storie Minerali / Facebook

E dunque? Nei prossimi mesi la Nasa dovrebbe riuscire a fornire nuovi dati importanti per decifrare meglio gli effetti delle particelle di aerosol nell’atmosfera ed effettuare ulteriori calcoli e forse previsioni migliori. Basteranno a spiegare quanto sta accadendo? Non resta che attendere.

«L’anomalia della temperatura del 2023 è emersa all’improvviso, rivelando una lacuna di conoscenze senza precedenti», ha spiegato Schmidt, aggiungendo che è comunque ragionevole aspettarsi il rientro dell’anomalia entro il prossimo agosto. Se però questo non dovesse accadere «ciò potrebbe implicare che il riscaldamento del pianeta sta già alterando radicalmente il funzionamento del sistema climatico, molto prima di quanto previsto dagli scienziati».

Nell'ottobre 2023 dodici scienziati guidati da William Ripple (College of Forestry dell’Oregon State University), e Christopher Wolf (Terrestrial Ecosystems Research Associates) avevano già parlato di «territorio inesplorato» per il clima in uno studio pubblicato su Bioscience, nel quale sono arrivati ad affermare che «i segni vitali della Terra sono peggiorati oltre qualsiasi cosa l'umanità abbia mai visto, al punto che la vita sul pianeta è in pericolo».

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