sabato 20 aprile 2024
In corso nella città siciliana l'evento per la Giornata della terra, da quest'anno internazionalizzato. Lunedì una conferenza sul Mare nostrum come "hotspot" del cambiamento climatico
A Palermo il primo Festival del clima nel Mediterraneo
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Palermo da oltre dieci anni organizza un Festival per la Giornata mondiale della terra, l'Earth Day Palermo. Quest’anno, però, il Festival si è internazionalizzato diventando una manifestazione centrale sul clima e sull’ambiente, non solo per la Sicilia, ma per tutti i Paesi del Mediterraneo che stanno subendo gli impatti devastanti del cambiamento climatico. Earth Day Med - questo il nuovo nome - è promosso da Fondazione Rizoma e Fuori Orario Production, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della città di Palermo e il Centro di Sostenibilità e transizione ecologica dell’Università di Palermo. Partner strategici sono la Fondazione Heinrich Boll e il think tank internazionale Ecco.

Partito il 18 aprile, fino a lunedì 22 aprile in diversi luoghi della città il festival ospiterà workshops, dibattiti, presentazioni di libri, manifestazioni artistiche e anche una conferenza internazionale sulle sfide del Mediterraneo. Il primo "Festival del Clima nel Mediterraneo" pone l'accento sui rischi delle temperature sempre più elevate, sulla siccità estrema, sugli incendi diffusi, l’innalzamento del livello del mare, con gravi ripercussioni sulla crescita economica, sul commercio, sulla stabilità sociale e politica, mettendo a rischio la vita di migliaia di esseri umani. Non c’è posto migliore di Palermo per riflettere sulla complessità dell’attuale situazione nel "Mare nostrum", uno dei luoghi più sensibili e vulnerabili ai cambiamenti climatici. Ed è proprio questo l'argomento trattato durante la conferenza internazionale "Il Mediterraneo come hotspot del cambiamento climatico", che si svolgerà lunedì 22 all’Università di Palermo. L’area mediterranea è stata infatti definita un hotspot climatico, ovvero un’area in cui gli impatti del cambiamento climatico si manifestano con maggiore rapidità che in altre parti del pianeta. Ciò nonostante, non esiste ancora una voce comune che rappresenti i Paesi del Mediterraneo, nemmeno all’interno degli spazi della diplomazia climatica. I Paesi del Mediterraneo si trovano ad affrontare la sfida più complessa della contemporaneità profondamente divisi, con mezzi e strumenti diversi e quindi gradi di vulnerabilità diverse. Ne parleranno, tra gli altri, Grammenos Mastrojeni, segretario generale aggiunto per l’Energia e l’azione climatica dell’Unione per il Mediterraneo-UpM; Laury Haytayan, direttore Nrgi per Middle East and North Africa; Alice Aureli, della divisione per le scienze dell’acqua dell'Unesco; Fuad Bateh, esperto del diritto dell’acqua e negoziatore presso l’Onu.

«La trasformazione in Eart Day Med ampia la prospettiva a tutta l'area del Mediterraneo - ha detto Patrizia Pozzo, co-fondatrice dell'iniziativa -. Da Palermo lanciamo la campagna “Redistribute Extinction” per sensibilizzare proprio sul fatto che anche le catastrofi ambientali si abbattono in misura diversa e con conseguenze diverse nei vari Paesi. Non ci può essere giustizia ambientale senza gustizia sociale». Questa campagna vuol essere un simbolo dell’impegno e della lotta contro i predatori delle terre che "bruciano" ed è realizzata per l'occasione dall’artista internazionale Jonas Staal. Esiste un modo per rivolgere la narrativa dell’estinzione dell’umanità contro quei sistemi che in primo luogo la provocano? Se qualcosa deve estinguersi, non dovrebbero essere proprio le industrie fossili e la mentalità estrattiva neocoloniale che ci hanno portato oggi al limite della sopravvivenza? Queste sono le domande a cui l’artista ha cercato di rispondere interpretando una serie di manifesti dipinti, esposti su cartelloni e autobus della città per sensibilizzare. Le immagini, in particolare, puntano a responsabilizzare sulla piaga degli incendi e delle alluvioni in Sicilia. Mentre per Simona Grazziano, altra co-fondatrice di Earth Day Med, l'iniziativa palermitana serve anche «a diffondere l'agricoltura sostenibile, su questa prospettiva abbiamo coinvolto gli studenti delle scuole palermitane».

Tante sono le tematiche affrontate nelle giornate del Festival, dalla gestione dei rischi alla transizione ecologica, declinate negli elementi fondanti della nostra vita: acqua, fuoco e terra. L'evento dedicato ai temi dell’energia è organizzato da Ecco. Il panel dedicato all'acqua è organizzato sotto la supervisione scientifica della ricercatrice Francesca Greco, esperta di acqua virtuale e politiche idriche internazionali. Infine, quello sulla biodiversità è curato da Annalisa Corrado, ingegnera, autrice e attivista Kyoto club. E poi si parla di biofilia, "forest bathing" e tutela del patrimonio boschivo, con un'esperienza immersiva alla scoperta dei benefici dell'esposizione al bosco.

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