lunedì 6 maggio 2024
In preparazione ai giochi di luglio, domenica una partita di calcio tra una selezione di preti e una squadra di ex attori e sportivi. La presenza di vescovi, pastori protestanti, rabbini e imam
Un momento della partita

Un momento della partita - Da un video di Le Figaro

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Fare del calcio una festa vestita d’abiti sempre nuovi, mostrando che pure lo sport più amato può uscire piacevolmente dagli schemi, ad esempio in nome della pace e grazie a originali connubi fra sport e fede. Nella Francia ormai in pieno clima preolimpico — arrivo a Marsiglia della staffetta con la fiamma l’8 maggio e inizio dei Giochi a Parigi il 26 luglio —, lo si è visto domenica scorsa con una partita di beneficenza che ha visto in campo la "Selezione nazionale dei preti", creata recentemente nel quadro di Holy Games, l’iniziativa speciale della Chiesa francese per affiancare il mondo dello sport. Il match si è svolto a Poissy, città della banlieue parigina nota anche per le realizzazioni dell’architetto Le Corbusier.
Fuori dal comune anche l’altra compagine, il Variétés Club de France, squadra composta da da ex calciatori e personalità dello spettacolo. Ma per l’occasione, il club creato nel 1971 ha a sua volta accolto nei propri ranghi 4 personalità religiose appartenenti a diverse tradizioni religiose: monsignor Emmanuel Gobilliard, vescovo di Digne e rappresentante della Chiesa francese per i Giochi, Amos Ngoua Mouri, pastore protestante a Clamart, Haïm Korsia, gran rabbino di Francia, Mohamed Ahsaini, imam presso la Moschea d’Ivry. Appena prima del match, con le loro maglie verdi, si sono riuniti per un momento condiviso interreligioso di raccoglimento, di meditazioni e di letture di passaggi di testi sacri dall’alto valore simbolico, ricordando in particolare i morti della tragedia calcistica di Furiani (Corsica) del 5 maggio 1992 (19 morti e 2.357 feriti, per il crollo di una tribuna), proprio mentre nelle banlieue resta oggi alta la tensione che riflette in particolare il dramma bellico a Gaza.
Il calcio d’inizio è stato dato simbolicamente da Michel Drucker, celebre presentatore televisivo, e dal giocatore brasiliano Rai, campione del Mondo nel 1994. Nelle vesti di arbitro, invece, monsignor Dominique Lebrun, arcivescovo di Rouen ed ex arbitro professionista.
Per la cronaca, è stato il Variétés Club a vincere (4-1). Ma il pubblico numeroso accorso a Poissy ha soprattutto applaudito il senso costruttivo di un evento all’insegna della riconciliazione e della speranza.

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