sabato 6 settembre 2014
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L'ex braccio destro di Saddam Hussein, il cristiano Tarek Aziz, potrebbe essere rilasciato "a breve" nell'ambito di uno scambio politico tra i leader confessionali iracheni impegnati nella formazione dell'atteso nuovo governo. Lo riferisce la tv panaraba al Arabiya citando onti vicine al premier uscente Nuri al Maliki. Aziz, 78 anni, ex ministro degli esteri iracheno ed ex vice premier, nel 2010 era stato condannato a morte dalla corte penale di Baghdad perché riconosciuto colpevole, tra l'altro, di "crimini contro l'umanità". Aziz è in carcere da 12 anni e l'anno scorso si era rivolto al Papa perché potesse essere giustiziato presto e metter così fine alle sue sofferenze. Secondo al Arabiya, oltre ad Aziz potrebbe essere liberato un altro simbolo del regime di Saddam Hussein, l'ex ministro della difesa Hussein Sultan Hashem. A livello internazionale molti analisti hanno in questi anni rimproverato agli Stati Uniti di avere distrutto completamente il sistema statale iracheno e di non avere in qualche modo recuperato al nuovo stato iracheno almeno una parte della vecchia burocrazia. In questo modo, sempre secondo gli analisti, la macchina pubblica del nuovo Iraq non è riuscita a riprendersi, mentre il risentimento di chi aveva sostenuto Saddam è andato crescendo negli anni favorendo così al Qaeda prima e l'Is (ex Isis) dopo. Queste scelte, seppure tardive, paiono quindi il tentativo di rassicurare la componente sunnita irachena, nazionalista e moderata, che non ha niente da spartire col terrorismo fondamentalista.
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