martedì 23 dicembre 2014
​Trascorrerà le festività a fianco del marito rimasto solo visto che Latorre si trova in Italia per problemi di salute. Renzi al Colle per aggiornare Napolitano. "Al lavoro per riportarli a casa".
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Sarà un Natale diverso dal solito quello dei due marò che per la prima volta lo trascorreranno "separati": Latorre in Italia per problemi di salute e Girone in India, in compagnia della famiglia. Entrambi sono accusati di aver ucciso due pescatori del posto scambiandoli per pirati. Una vicenda giudiziaria complessa ancora avvolta dalla nebbia anche se negli ultimi giorni è emerso uno spiraglio. "Siamo in partenza per l'India. La famiglia raggiungerà Salvatore per trascorrere il Santo Natale insieme". Vania Girone, moglie del fuciliere Salvatore, vola in India dal marito che è rimasto da solo nell'ambasciata italiana a New Delhi, poiché Latorre è in Italia per curarsi dai postumi di un ictus. A raggiungere Salvatore in India anche i genitori e i figli. Quanto allo stato d'animo di Salvatore, Vania sottolinea che "il ricongiungimento famigliare allevia il dolore della separazione". Quanto alle ultime dichiarazioni del premier Renzi, che questa mattina ha dichiarato che per la prima volta l'India sta valutando una soluzione consensuale del caso, Vania preferisce non commentarle. "Questo non sarà un Natale più bello degli altri" dice Paola Moschetti, compagna del fuciliere di Marina Massimiliano Latorre, al momento in Italia con un permesso speciale di 4 mesi concesso dalla Corte suprema indiana per consentire al marò di curarsi dai postumi di un ictus sofferto in India, dove è trattenuto da quasi tre anni con il commilitone Salvatore Girone. "Lui è in Italia, ha la vicinanza dei suoi cari ma non sta bene", aggiunge Paola precisando che "la sua condizione di salute non è sicuramente delle migliori". Moschetti ricorda poi la "prospettiva" per Massimiliano "di dover subire un altro intervento chirurgico" ma, precisa, "ancora non sappiamo nulla per le ben note vicende". Il permesso di Latorre, infatti, scadrà il 13 gennaio quando dovrebbe tornare nell'ambasciata italiana a Nuova Delhi. Intanto sul fronte politico continua il pressing italiano sull'India. Stamattina durante il colloquio con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il premier Matteo Renzi ha fatto il punto sulla situazione dei marò, e gli ha illustrato le misure relative al lavoro e al fisco domani all'esame del Consiglio dei Ministri. In mattinata Renzi aveva parlato a lungo del caso marò intervistato da Rtl. "Per la prima volta dopo mesi il governo indiano ha espresso il desiderio di una soluzione condivisa e concertata" sui marò ha detto Renzi. Il governo è "al lavoro con il governo indiano" per riportare a casa "tutti e due i due marò", "in un clima di rispetto istituzionale ma chiediamo che si faccia rapidamente". "Ogni parola è di troppo - ha sottolineato - Non passa un giorno senza che pensi a quella vicenda e cerchi di risolverla con i canali della diplomazia. È il momento di non aprir bocca e di risolvere i problemi". La vicenda dei marò, ha detto ancora il premier "è un incredibile pasticcio combinato e causato da una serie di errori grossolani".
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