giovedì 16 gennaio 2014
Uno studio del Centro transcrime, dell'Università Cattolica e dell'ateneo di Trento, analizza il fenomeno. Umbria, Lombardia e Friuli Venezia Giulia le regioni che registrano il maggiore incremento dei colpi.
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Il numero di furti in appartamento in Italia ha subito un forte aumento negli ultimi anni. l fenomeno è in crescita costante: nel 2012 nel nostro Paese si sono registrati circa 238.000 furti in abitazione, denunciati, registrando un aumento del 114% rispetto al 2004 e del 40% rispetto al 2010. Questo reato era già stato oggetto nel 2011 di un progetto di ricerca del centro Transcrime dell’Università Cattolica di Milano e dell’Università degli Studi di Trento per conto del ministero dell’Interno che ha interessato la città di Milano analizzando i dati fino al 2010. E a Transcrime si deve la nuova rilevazione. L’Umbria è la regione dove l’aumento rispetto al 2004 è stato più rilevante (166%), seguita da Lombardia (156%), Toscana (141%) e Friuli Venezia Giulia (140%). Ma tutte le regioni hanno registrato un incremento nei valori assoluti di questo reato. Le province dove più forte è stato l’incremento siano Rovigo (237%), Forlì (232%), Mantova (228%), Terni (224%), Reggio Calabria (203% e Milano (203%). I furti siano maggiormente concentrati nel Nord del paese (54,6%) «L’andamento registrato negli ultimi anni è sorprendente – spiega Marco Dugato, docente dell’Università Cattolica di Milano e ricercatore di Transcrime- anche perché non in linea con l’andamento di altre fattispecie criminali. Ad esempio, nello stesso periodo il totale dei furti totali è rimasto sostanzialmente invariato con una variazione solo del 4%». I risultati di questo rapporto evidenziano come i furti si concentrino nello spazio e nel tempo e come un alto numero di colpi avvenga a danno di pochi edifico nello stesso quartiere. In particolare si è evidenziato che il mese di dicembre si rivela essere il più critico, registrando il 12% dei furti, il doppio rispetto al mese di agosto che invece resta al minimo, smentendo la leggenda metropolitana secondo cui i topi d’appartamento sono più attivi quando gli inquilini vanno in vacanza. A quanto pare anche i ladri vanno in ferie d’estate. Il 35,9% dei reati si concentra in soli due giorni della settimana, venerdì e sabato, e avvengono maggiormente di giorno, tra le ore 9 e le 21 (68,9% dei furti totali). La percentuale più alta coincide con la fascia 18-21, con il 20,5% del totale. «Questo tipo di reato – osserva ancora Dugato ­- presuppone un livello di pianificazione, competenza ed organizzazione molto alto da parte dei criminali. I ladri scelgono con cura i propri bersagli, le modalità di azione e il momento in cui colpire. In altre parole si tratta di gruppi o singoli altamente specializzati, questo porta anche ad escludere la crisi economica come uno dei fattori collegabili a questo incremento». Per quanto riguarda Milano, nel 18,49% dei numeri civici totali della metropoli è stato registrato almeno un furto nel periodo considerato. I numeri civici che hanno subito più di un furto in appartamento nel periodo considerato sono il 5,71% del totale, ma lì si sono concentrati il 54,94% dei furti. Come dire: molti reati, ma a danno di poche abitazioni. Le zone di Milano più a rischio siano i quartieri dell’area est e nella zona centro-ovest.
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