lunedì 11 luglio 2016
L'associazione dedicata a Carlo Urbani che sconfisse la Sars le darà la possibilità di studiare (L. Bellaspiga).
I FUNERALI DI EMMANUEL I Don Vinicio Albanesi: «Andrò a parlare all'assassino» | Mancini resta in carcere
Delitto di Fermo, Chinyere sarà medico
COMMENTA E CONDIVIDI

Un marchigiano le ha tolto l’unico bene che le era rimasto, l’amore del suo promesso sposo Emmanuel, e un altro marchigiano, il medico Carlo Urbani, celebre in tutto il mondo per aver salvato il pianeta dalla pandemia di Sars nel 2003 perdendo la vita lui stesso, realizzerà il suo sogno di laurearsi in medicina. L’AICU, l’Associazione dedicata a Carlo Urbani con sede a Castelplanio (Ancona), ha infatti deciso di dare a Chinyere la possibilità di proseguire gli studi, che la donna ha dovuto interrompere per fuggire dalla Nigeria. Chinyere ed Emmanuel Chidi Nnamdi, giunti a Fermo otto mesi fa, erano scappati quando i terroristi di Boko Haram avevano assalito la loro chiesa durante la Messa, e nel massacro erano rimasti uccisi la loro bimba di 2 anni e i quattro nonni. Durante la fuga verso l’Italia, la coppia ha sopportato ogni genere di stenti e violenze, fino a che in Libia una banda di armati ha pestato la donna, che ha causa delle botte ha poi abortito il bambino che portava in grembo, durante la traversata del mare verso Palermo…

“Il colmo è che, sfuggiti a tutto questo – commenta amaramente Emilio Amadio, presidente dell’AICU, infettivologo ed ex collega amico di Carlo Urbani – hanno incontrato la morte proprio nelle Marche, una delle regioni più accoglienti e generose, per mano di un marchigiano. E’ impensabile. Ciò che possiamo e vogliamo fare è creare le condizioni per cui un grande medico marchigiano, il nostro Carlo Urbani, scomparso nel 2003 a soli 47 anni per compiere fino in fondo la sua missione nel mondo, tenda oggi la mano a questa donna e la aiuti a diventare medico lei stessa”. Una sorta di staffetta del bene, di circolo virtuoso, nel nome di Urbani, medico missionario che al suo prossimo dedicò tutta la vita.

“E’ una splendida notizia”, commenta don Vinicio Albanesi, il sacerdote che aveva accolto la coppia nigeriana nel seminario di Fermo, assieme a un centinaio di altri migranti, “è un segnale forte che rimette in circolo la speranza. E colpisce ancora di più il fatto che il tutto avvenga nel nome di Carlo Urbani, vero medico senza frontiere e uomo nel senso più elevato del termine”.

Chinyere in Nigeria era arrivata al secondo anno di università, ma qui in Italia l’iter sarà lungo, perché dovrà prima imparare bene l’italiano e sostenere la maturità, poi accedere a Medicina. “Noi siamo a disposizione”, conclude Amadio, “vedremo poi strada facendo in che modo, a seconda delle necessità che prenderemo in considerazione ascoltando don Vinicio”.

 

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: