lunedì 16 novembre 2015
Venezia piange Valeria Solesin, la ricercatrice veneziana di 28 anni uccisa nel corso degli attentati di Parigi. Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia ha scritto una lettera per esprimere vicinanza e cordoglio alla famiglia della giovane donna: «Simbolo di impegno civile e morale»
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Venezia piange Valeria Solesin, la ricercatrice veneziana di 28 anni uccisa nel corso degli attentati di Parigi. Venerdì notte la giovane ricercatrice si trovava al teatro Bataclan, insieme al fidanzato, per assistere al concerto quando gli assaltatori hanno aperto il fuoco.Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia ha inviato una lettera per esprimere la vicinanza di tutta la Chiesa veneziana alla famiglia di Valeria Solesin, considerata «un simbolo di grande impegno civile e morale oltre che una validissima studiosa impegnata nella ricerca universitaria».Nel giorno dei funerale verrà proclamato il lutto cittadino a Venezia e fino ad allora in tutta la città bandiere a mezz'asta.Gentili e cari genitori di Valeria,desidero in questa drammatica circostanza farmi presente a Voi e al carissimo Dario per dirVi tutta la mia vicinanza ed affetto, insieme a quelli dell’intera Chiesa che è in Venezia. La tragedia che, con grande dignità e compostezza, state vivendo la sentiamo nostra.Valeria, veramente, appartiene a tutti noi. La sua vicenda ha toccato profondamente tutta la comunità veneziana. L’assurdo e irrazionale fatto di sangue in cui la Vostra amatissima figlia ha perso la vita ci ha colpito molto, come ci ha edificato la testimonianza di dignità e fortezza d’animo da Voi data nel momento in cui una mamma e un papà vivono l’esperienza più lacerante: la perdita di una figlia. Il mio dolore si unisce a quello dell’intera Chiesa di Venezia e di tutti gli uomini e donne di buona volontà che vedono in Valeria un simbolo di grande impegno civile e morale oltre che una validissima studiosa impegnata nella ricerca universitaria. Il ricordo della Vostra amatissima figlia ci accompagnerà sempre, per quello che Valeria ha saputo essere, sia come studiosa sia come persona attenta e disponibile ai bisogni e alle necessità del prossimo, in particolare degli ultimi, come testimonia il suo costante impegno nel volontariato. E’ mio desiderio - se lo riterrete opportuno - poterVi incontrare insieme a Dario e mentre porgo le mie cristiane condoglianze, assicuro per la carissima Valeria e per tutti coloro che le vogliono bene, il costante ricordo nella preghiera.Un fraterno e cordialissimo abbraccio                                                                                                +Francesco Moraglia, patriarca
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