martedì 30 aprile 2024
Fondò il Movimento sacerdotare mariano. Il rito nella Basilica del SS. Crocifisso a Como il primo maggio con il cardinale Oscar Cantoni, che darà inizio alla fase diocesana.
Don Stefano Gobbi con Giovanni Paolo II

Don Stefano Gobbi con Giovanni Paolo II - Ufficio comunicazioni diocesi Como

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«Parroco del mondo». Così san Giovanni Paolo II definì don Stefano Gobbi, presbitero della Compagnia di San Paolo, originario dell’Alto Lago di Como, animatore del Movimento Sacerdotale Mariano (Msm) e del Movimento Mariano (dallo scorso febbraio, con la revisione e l’approvazione dello Statuto, riuniti in un’unica realtà). Mercoledì 1° maggio, alle 10.30, nella Basilica del SS. Crocifisso di Como, si apre la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione: a presiedere sarà il vescovo comense, il cardinale Oscar Cantoni. «È un percorso che inizia – è la riflessione del porporato –, espressione di un’esperienza di santità quotidiana che si rinnova nella nostra Chiesa diocesana. Dopo aver ascoltato le testimonianze di tante persone che lo hanno incontrato e dopo visto il fervore sincero della loro fede, abbiamo ritenuto che si potesse avviare il cammino della fase diocesana».
Ad aprire la Sessione del 1° maggio saranno l’esposizione eucaristica e la recita del Rosario; a seguire, il momento ufficiale di introduzione della fase diocesana, al termine del quale sarà celebrata la Messa e rinnovato l’atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria (qui il link alla diretta).

Devoto sin da piccolo alla Madonna delle Lacrime

Don Stefano Gobbi con la statua della Madonna a cui era molto devoto

Don Stefano Gobbi con la statua della Madonna a cui era molto devoto - Ufficio comunicazioni diocesi Como

Stefano Gobbi nacque a Dongo (Como) il 22 marzo 1930. La sua casa, oggi, è la sede del Movimento Sacerdotale Mariano (MSM). Stefano fu un ragazzo vivace e amato da tutti, cresciuto in una famiglia molto devota e legatissima al piccolo Santuario della Madonna delle Lacrime. Ebbe una vita molto intensa, fatta di lavoro, di molteplici interessi e di studio, fino al dottorato in Teologia alla Lateranense di Roma. Fu ordinato sacerdote della Compagnia di San Paolo il 19 dicembre 1964, a Roma, nella basilica di San Giovanni in Laterano, dal cardinale Luigi Traglia. Don Gobbi, da giovane sacerdote, fu addetto ai servizi generali del “Concilio Vaticano II” e respirò il fermento dell’Italia di quegli anni.
Dopo l’esperienza come vicario parrocchiale e insegnante alle scuole superiori, fu incaricato di seguire i fedeli in pellegrinaggio. Fu a Fatima, l’8 maggio 1972, che don Gobbi, nella cappellina delle Apparizioni, ebbe la prima di oltre 600 locuzioni interiori con la Madonna. Frasi, messaggi, ispirazioni: una relazione costante che portò alla nascita del Movimento Sacerdotale Mariano, che, in una fase embrionale, mosse i primi passi sull’Alto Lago di Como, dalla confidenza di don Gobbi con due amici sacerdoti: il parroco di Gera Lario (Como) don Luigi Bianchi e monsignor Teresio Ferraroni, all’epoca coadiutore del Vescovo comense, monsignor Felice Bonomini, di cui divenne successore. Il Movimento, dal 1974, si articolò in Cenacoli, oggi presenti ovunque.
Le locuzioni interiori sono raccolte in un piccolo tomo intitolato Ai sacerdoti, figli prediletti della Madonna, abitualmente conosciuto come il Libro Azzurro. In alcune regioni del mondo, dove i cristiani sono perseguitati o dove non ci sono testi sacri a disposizione, il Libro Azzurro (che è stato tradotto in decine di lingue, cinese compreso) è diventato uno strumento di evangelizzazione.
Si calcolano oltre 1700 voli aerei, tralasciando il numero elevatissimo di quelli in auto o in treno, per raggiungere i vari Cenacoli in tutti i continenti: si ritiene che don Gobbi abbia fatto almeno 5 volte il giro del mondo. Un’attività instancabile che si fermò nel giugno 2011. Mentre si stava preparando ad animare gli Esercizi Spirituali Internazionali dei sacerdoti a Collevalenza (Perugia), fu colpito da un attacco cardiaco. Fu trasferito d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano ma dopo alcuni giorni in coma morì il 29 giugno 2011. «La Messa per le esequie di don Stefano fu celebrata a Collevalenza, in mezzo ai suoi fratelli preti del Movimento Sacerdotale Mariano del mondo intero, presieduta dal cardinale Ivan Dias», ricordano dal Msm.

Parla il postulatore della causa

Don Gobbi durante una adorazione eucaristica

Don Gobbi durante una adorazione eucaristica - Ufficio comunicazioni diocesi Como

«La figura di don Stefano è di grandissima attualità»: afferma con convinzione il postulatore Emilio Artiglieri. «Il suo è stato un instancabile apostolato missionario ispirato dalla Madonna. Un operato rivolto innanzitutto alla santificazione dei sacerdoti, affinché il loro affidamento al Cuore Immacolato di Maria, diventasse uno stile di vita, da realizzare, però, non da soli, ma nella fraternità, con altri sacerdoti e con i laici. Da qui l’esperienza dei Cenacoli». Don Gobbi «pregava e faceva pregare – prosegue il postulatore – e in questo anno, che papa Francesco ha voluto sia dedicato alla preghiera, in preparazione al Giubileo del 2025, riscoprire la testimonianza umana e sacerdotale di don Stefano, comprese le prove e le difficoltà affrontate, può essere di aiuto e consolazione, a partire dalla sua capacità di fidarsi e affidarsi». Con l’avvio della fase diocesana «si apre un tempo di ascolto, ricerca, raccolta di prove, testimonianze, documenti per ricostruire la fisionomia spirituale e la figura storica di don Stefano. È un’occasione in cui tutti possono partecipare con la preghiera o portando la propria personale esperienza, nel caso in cui si abbiano elementi significativi da condividere».

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