martedì 30 aprile 2024
Mercoledì 15 maggio, all'Auditorium Parco della Musica, il concerto "Almeno noi nell'universo", evento finale del percorso svolto dalla scuola Donna Olimpia con il supporto di Intesa Sanpaolo e Cesvi
Musica come inclusione. Va in scena l'orchestra ravvicinata del 3 tipo

Fabio Soldaini

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La musica come strumento di integrazione. L’Orchestra ravvicinata del terzo tipo torna in scena mercoledì 15 maggio, alle 18:15, nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, con un concerto dal titolo “Almeno noi nell’universo”. L’orchestra è il frutto del percorso della Scuola popolare di musica Donna Olimpia, svolto in collaborazione con la cooperativa sociale Agorà e la Asl Rm3 e supportata da luglio 2023 a giugno 2024 attraverso il progetto La Musica per l’Inclusione, sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con Cesvi.

L’orchestra è composta da persone con disabilità, operatori socio-assistenziali, educatori, musicisti professionisti e accoglie quest’anno anche un gruppo di studenti liceali, inseriti in Pcto - l’ex programma di alternanza scuola-lavoro - per un totale di circa 100 elementi sul palco. Il concerto dell’Auditorium è il coronamento artistico dell’edizione corrente di questo progetto di integrazione, unico nel proprio genere; questo palcoscenico consente così di accendere i riflettori sui temi della disabilità, dell’inclusione, e dell’educazione in musica come potentissimo fattore di empowerment. Senza dimenticare l’importanza dell’inserimento degli studenti, che possono coniugare l’esperienza di alternanza scuola-lavoro con quella della creazione di bellezza, finalizzata allo sviluppo e all’integrazione.

Scuola popolare Donna Olimpia

Tre gli ospiti d’eccezione, che si alterneranno a condividere con i componenti il palco: Niccolò Fabi, cantautore; Claudio Simonetti, compositore, tastierista e leader della storica formazione dei Goblin; Nando Citarella, cantore purissimo della tradizione popolare.

«La musica ci regala l’occasione di connetterci a un livello molto profondo e, contemporaneamente, di sovvertire il linguaggio e le categorie, rendendo la bellezza e la cura artistica accessibile a tutti e tutte, per innalzare la dignità e la qualità di vita di ogni essere umano», dichiara Paolo Pecorelli, direttore dell’orchestra. Per Roberto Gabrielli, responsabile direzione regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, «sostenere progetti come questo rappresenta per il nostro gruppo un impegno tangibile verso l’inclusione sociale, la valorizzazione delle diversità, la partecipazione creativa dei giovani, la bellezza, l’arte; è un investimento concreto nel futuro benessere delle comunità». Questo progetto «ci permette di essere più incisivi, con proposte progettuali rispondenti ai bisogni territoriali - aggiunge Roberto Vignola, vice direttore generale di Cesvi - Il progetto “La Musica per l’Inclusione” è la dimostrazione che per dare una risposta rapida ed efficace alle problematiche sociali territoriali, il connubio tra i mondi non profit e profit può rappresentare una soluzione vincente in grado di portare soluzioni concrete in contesti sociali periferici complessi».

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