lunedì 13 maggio 2024
Nel 2004 si pensò che i due scheletri ritrovati assieme a quello di un cavallo fossero di due sposi risalenti al Medioevo. Nuovi studi hanno sconfessato però la tesi più romantica
Non erano due amanti medievali sepolti assieme, ma una madre con sua figlia, tumulati assieme un cavallo in epoca romana

Non erano due amanti medievali sepolti assieme, ma una madre con sua figlia, tumulati assieme un cavallo in epoca romana - ScienceDirect

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Non è come l'abbraccio con bacio senza tempo tra due amanti come nel celebre dipinto di Klimt, ma è quello ancora più profondo tra una madre e una figlia che hanno incontrato la morte. I due scheletri abbracciati, quando furono ritrovati nel 2004 in un sito archeologico austriaco, si credeva che fossero amanti, morti nel medioevo. Invece, le moderne tecniche scientifiche hanno ora aiutato gli archeologi a capire che quella che stavano osservando era una sepultura ben più antica, di almeno 500 anni, di epoca romana e risalente al II o III terzo secolo d.C..

Non solo si trattava di una doppia sepoltura umana combinata con una sepoltura di cavallo. Il ritrovamento del 2004 fu effettuato nel cimitero orientale della città romana di Ovilava, oggi la città austriaca di Wels. Questa sepoltura, hanno affermato gli archeologici, fu ritenuta notevole per due ragioni: in primo luogo, la disposizione dei due individui, con l'individuo 1 che aveva un braccio attorno all'individuo 2, e in secondo luogo, la presenza di resti scheletrici equini nella stessa fossa sepolcrale direttamente sotto i resti umani. Sulla base di questo ritrovamento, una prima valutazione suggeriva una coppia mista sepolta insieme ad un cavallo. La sepoltura del cavallo è stata interpretata come un indicatore di una data altomedievale. La posizione dei due scheletri umani suggeriva che un individuo maschio e una femmina fossero stati sepolti insieme.

Ma un esame approfondito da parte dei ricercatori (appartenenti al dipartimento dei Antropologia e a quello di evoluzione umana e archeologia dell'Università di Vienna, assieme allo Stadtmuseum Wels Minoriten e all'Ardig - Archäologischer Dienst GesmbH), i cui risultati sono stati pubblicati su ScienceDirect, ha retrodato la sepoltura mista - umani e animali - a 500 anni prima, in epoca romana. Inoltre, l’analisi del Dna antico (aDna) dei resti umani ha corretto l’ipotesi sessuale precedente, rivelando che gli individui erano due femmine biologiche che erano parenti di primo grado. La differenza di età tra i due, tra i 15 ed i 25 anni, fa pensare ad una probabile relazione madre-figlia. Pertanto, l’applicazione di metodi scientifici ha confermato una rara sepoltura combinata uomo-cavallo dell’antichità romana e ha stabilito la prima sepoltura madre-figlia geneticamente documentata di questo periodo nell’attuale Austria.

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