venerdì 3 maggio 2024
Sessanta partecipanti al corso "Digital Farming Specialist” finanziato dal fondo sociale europeo. Dai droni all'alimentazione di precisione la tecnologia migliora la produttività
Transizione digitale nei campi: la Ue forma tecnici specializzati
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Si chiama “Digital Farming Specialist” ed è un progetto che mira a formare tecnici delle nuove tecnologie per un’agricoltura più produttiva e sostenibile. Il corso ha avuto una durata di tre anni ed è stato realizzato grazie a un contributo del Fondo sociale europeo dell’Unione pari a 122.950 euro, attraverso il programma operativo “Por Emilia-Romagna Fse”, per il periodo di programmazione 2014-2020. Sessanta partecipanti hanno potuto apprendere come gestire sensori, droni, dispositivi e sistemi Gps integrati, alimentazione di precisione e trascinamento del bestiame. Le competenze insegnate comprendevano l’elaborazione e l’analisi dei dati e l’utilizzo di software per il trattamento delle immagini a sostegno della gestione delle colture. I partecipanti hanno anche imparato a monitorare e registrare le variabili ambientali ed energetiche e a fissare obiettivi di miglioramento. Il progetto ha vinto l’edizione 2021 dei Regiostars Awards, categoria Urban Europe.

L’agricoltura digitale migliora la produttività, l’efficacia in termini di costi e la sostenibilità dell’agricoltura. Tuttavia, a oggi, il settore non sempre dispone di persone qualificate per la gestione e il funzionamento di tali tecnologie. Il progetto ha messo a punto un programma per la formazione di tecnici per colmare questa lacuna ed è stato quindi pensato per combinare formazione teorica con esperti di istituti tecnici, università e aziende agro-meccaniche con tirocini e lavori su progetti. «Il progetto ha fornito formazione alle persone affinché diventassero esperte nella gestione di sistemi di sostenibilità ambientale nell’ambito dell’agricoltura digitale. Ciò permette ad agricoltori e agronomi di mantenere o migliorare la produzione pur rimanendo sostenibili» spiega Federica Venturelli, responsabile del progetto. Ottocento le ore totali, di cui 470 dedicate alla formazione teorica, 300 impiegate per tirocini e 30 incentrate su attività di progetto.

Sono molte le aziende agricole in Emilia-Romagna che già usano software per la raccolta, la gestione e l’elaborazione dei dati in tempo reale. I vantaggi, come testimoniato dagli stessi agricoltori, sono evidenti: le tecniche digitali permettono di eseguire analisi del suolo per poter scegliere le colture giuste per i terreni, riducendo l’uso di acqua, fertilizzanti e prodotti chimici e garantendo che le colture vengano curate solo quando necessario, diminuendo di conseguenza il consumo di combustibile e le emissioni di anidride carbonica. Il risparmio è quindi duplice, sia in termini di tempo che in termini economici: questo secondo aspetto sta diventando centrale per le piccole aziende, che sempre più si trovano in concorrenza con la grande agricoltura intensiva. Il progetto è stato pensato anche per rendere il settore agricolo sempre più attento all’ambiente e i sistemi agricoli più resilienti di fronte ai cambiamenti climatici, aumentandone al contempo la redditività in modo sostenibile e colmando il divario tra ciò che offre la tecnologia dell’agricoltura di precisione e ciò che viene attualmente utilizzato. Grande soddisfazione è stata espressa dai partecipanti al progetto. «Questo corso mi ha già aiutato a fare scelte digitali, ad esempio usare una stazione meteorologica e altri sensori. Queste soluzioni mi hanno permesso di produrre di più e meglio, con un minore consumo di suolo, acqua e prodotti chimici. Inoltre, ci ha permesso di risparmiare denaro» afferma Davide Ghizzoni, agricoltore di Reggio Emilia. «Durante il corso, ho appreso come raccogliere, analizzare e interpretare i dati per effettuare previsioni e prendere decisioni migliori per un uso efficiente delle risorse al fine di ridurre i costi di produzione e gli impatti ambientali, aumentando al tempo stesso la produzione» spiega invece Richard Guimezap Cyriaque, che ha preso parte al corso di formazione.

*Questo articolo è co-finanziato dall’Unione Europea per il progetto “Times4results”

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