martedì 30 aprile 2024
Il sovrano è tornato agli impegni ufficiali dopo essersi ritirato a vita privata per curare il cancro. Ha scelto di visitare un ospedale per condividere sorridi e affetto con molti pazienti
Re Carlo al Macmillan Cancer Center dell’University College Hospital di Londra, una struttura specializzata in cure oncologiche

Re Carlo al Macmillan Cancer Center dell’University College Hospital di Londra, una struttura specializzata in cure oncologiche - ANSA

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Re Carlo è tornato ieri agli impegni ufficiali. È dal 5 febbraio che mancava dalla scena pubblica ovvero da quando Buckingham Palace comunicò che il sovrano, 75 anni, era costretto a ritirarsi a vita privata per curare un cancro che gli era stato diagnosticato durante un intervento alla prostata. Significativo è il luogo che ha scelto di visitare nel giorno del suo ritorno “al lavoro”: il Macmillan Cancer Center dell’University College Hospital di Londra, una struttura specializzata in cure oncologiche. Un malato, in sostanza, tra i malati.

Il monarca, accompagnato dalla moglie Camilla, si è intrattenuto con medici, infermieri e, questo è stato un fuori-programma, con alcuni dei pazienti che si stavano sottoponendo a chemioterapia. Ha elargito sorrisi, ha stretto mani, ha accennato carezze. Ai bambini ricoverati ha portato in dono monete di cioccolato con l’immagine di Buckingham Palace. Vicinanza e condivisone hanno prevalso sulla formalità. Il cancro, lo ricordiamo, ha colpito anche la sua adorata nuora, Kate Middleton, 42 anni, moglie dell’erede al trono William, le cui condizioni sono avvolte nel più stretto riserbo.

Re Carlo con la regina Camilla davanti al centro oncologico

Re Carlo con la regina Camilla davanti al centro oncologico - ANSA

Re Carlo non è (ancora) guarito. Ha rassicurato: «Sto bene, grazie», «mi sento molto meglio». Ma i trattamenti a cui deve sottoporsi non sono finiti. Lo ha precisato la nota ufficiale diffusa da Palazzo per spiegare anche che la sua prima uscita pubblica dopo quasi cento giorni di assenza, durante cui si è limitato a concedere appuntamenti al chiuso con ospiti singoli o a partecipare a eventi familiari come la messa di Pasqua, è stata autorizzata dai medici che “sono sufficientemente soddisfatti dei progressi finora compiuti”. A detta dei suoi più stretti collaboratori Sua Maestà «ha tratto molto incoraggiamento» proprio dalla prospettiva di riprendere in mano la sua vita e la sua agenda. Gli impegni futuri verranno tuttavia valutati di volta in volta per ridurre al minimo i rischi che potrebbero compromettere il suo recupero. Durante la visita Carlo, che è diventato patrocinatore del Cancer Research UK come lo era stata sua madre, la regina Elisabetta, è tornato a sottolineare l’importanza della diagnosi precoce.

Carlo e Camilla durante la visita al Macmillan Cancer Centre di Londra

Carlo e Camilla durante la visita al Macmillan Cancer Centre di Londra - ANSA


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