domenica 12 maggio 2024
L'esigenza di essere considerati adulti e non eterni ragazzi, il nuovo concetto del "progetto di vita", il principio di inclusione. Da venerdì 17 esperti a confronto al convegno Erickson
«Noi persone disabili vogliamo decidere il nostro futuro»
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“Sono adulto” è il titolo del convegno organizzato da Erickson su disabilità, diritto alla scelta e progetto di vita che si svolgerà a Trento il 17 e il 18 maggio e che è giunto alla quarta edizione. «L’obiettivo è quello di mettere in rete genitori, educatori, psicologi, operatori, familiari e associazioni – spiega Marco Pontis, docente di didattica inclusiva all’Università Lumsa a Roma e docente di disturbi dello spettro autistico all’Università di Bolzano – per costruire percorsi basati sulla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e per la vita adulta. Oggi se ne parla pochissimo, così accade che molte persone anche anziane, autistiche, con la sindrome di Down o altri bisogni educativi speciali ad ampio spettro non possono usufruire di alcun tipo di servizio e vivono la propria vita reclusi in casa».

Essere visti come adulti è la richiesta che viene dalle persone con disabilità. Questo vuol dire non considerarli eterni ragazzi, ma piuttosto persone con diritti e doveri. Ciò non significa negare la disabilità e quindi i bisogni oggettivi, ma consentire alle persone di poter scegliere in autonomia il proprio futuro. Per i ragazzi con disabilità che concludono la scuola secondaria, per esempio, non si attivano i progetti di vita che dovrebbero essere pensati e inseriti nei piani educativi individualizzati sin dalla prima infanzia. Così il Convegno dà voce a esperti di tutto il mondo, fra cui Tom Shakespeare, tra i principali protagonisti del dibattito scientifico internazionale sulla disabilità, già docente alle Università di Sunderland, Leeds e Newcastle. Shakespeare ha lavorato per conto dell’Oms alla realizzazione del Rapporto mondiale sulla disabilità (2011) ed è autore di “Disabilità e società. Diritti, falsi miti, percezioni sociali”, appena ripubblicato da Il Margine.

La due giorni, fruibile anche online sulla piattaforma Zoom, sarà l’occasione per confrontarsi e riflettere sulle buone pratiche a livello nazionale e internazionale, sulla situazione attuale e proporre soluzioni innovative per il futuro, con particolare attenzione a temi delicati come il diritto alla scelta e le relazioni familiari e professionali con una prospettiva capacitante e non esclusivamente assistenzialistica.

Davide Piccione, costituzionalista e consigliere parlamentare, illustrerà il decreto attuativo della legge delega in materia di disabilità del 15 aprile 2024. «Il punto nodale di questa riforma della cui portata forse non ci si è ancora resi conto è il “Progetto di vita” individuale e personalizzato – ha spiegato -. La riforma introduce il rilancio del protagonismo della persona con disabilità nelle scelte. Il nostro sistema, infatti, conservava una traccia paternalistica e le decisioni sulla vita della persona con disabilità venivano prese dai soggetti più vari: agenzie, persone vicine, amministratore di sostegno… Invece questa riforma realizza un cambio di prospettiva e mette al centro la persona con disabilità. Certo, tenendo conto di problemi neurologici e psicologici, tuttavia intende rispettare la capacità di esprimere i propri orientamenti qualunque sia la condizione della persona con disabilità».

Il Progetto di vita è l’istituto che consente di realizzare questo cambiamento, un grande balzo in avanti anche a livello europeo. «La seconda novità è l’abbandono delle vecchie categorie come l’invalidità civile – continua Piccione -, un procedimento ormai superato che è stato sostituito con la valutazione biopsicosociale della condizione della disabilità. Una valutazione complessiva che interviene dopo l’accertamento dell’invalidità e considera la persona nei molteplici spettri della sua situazione di rapporto con l’ambiente. Si tratta di un grande cambio di paradigma». Va precisato che nel passaggio dal vecchio al nuovo sistema la persona non potrà perdere ciò che aveva acquisito in precedenza. «A queste novità si aggiunge l’accomodamento ragionevole – ha concluso l’esperto -. Un istituto che cambia il modo di rapportarsi fra le istituzioni e la persona con disabilità, attraverso cui l’amministrazione si adatta alla persona e non viceversa. La grande sfida che si profila all’orizzonte è che tutti i soggetti coinvolti (istituzioni, enti, associazioni, famiglie, terzo settore, garante nazionale per i diritti con le persone con disabilità … ) siano aperti al principio di inclusione, in modo che la persona con disabilità diventi soggetto attivo, non unicamente soggetto fragile e protetto».

Marco Pontis presenterà nuovi strumenti operativi di Erickson validati dal punto di vista scientifico per avviare le persone con disabilità verso l’autonomia. «Abbiamo realizzato una serie di schede con scomposizioni visive che illustrano i vari momenti della vita quotidiana – spiega Pontis -. Dall’igiene personale, all’organizzare una serata con amici, al fare la spesa al supermercato, al prendersi cura della casa. Ma ci siamo occupati anche dell’educazione sessuale e affettiva, di come costruire relazioni di coppia e di amicizia e dei rischi della rete. Contenuti che possono essere utili a tutti i ragazzi». Sarà presentato anche il progetto pedagogico “Lorenzo fra le nuvole”, gratuito e aperto a tutti coloro che si prendono cura degli adolescenti. Nato da un libro di Marco Pontis, consiste in 15 dirette video che si propongono di sensibilizzare sull’unicità, sulla conoscenza di tutte le diversità per prevenire episodi di discriminazione, bullismo, cyberbullismo e suicidi in età adolescenziale. Ad oggi ha coinvolto 150 scuole e ha raggiunto cinque milioni e mezzo di persone.

Ci si iscrive al convegno a questo link: https://eventi.erickson.it/convegno-sono-adulto-2024/Home?gad_source=1

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