sabato 30 gennaio 2016
Conclusa la manifestazione per la famiglia. Gli organizzatori: due milioni. Interventi contro l'utero in affitto, nuova forma di schiavitù. Appello a Renzi: ferma il ddl Cirinnà. (Cinzia Arena) Hacker in azione: bloccato il sito del Family  | IL VIDEO DELL'ATTESA (Pino Ciciola)
Le famiglie al Circo Massimo Tutta la cronaca in presa diretta
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Ore 17,00. La folla lascia il Circo Massimo. Deflusso senza problemi dal Circo Massimo alla fine della manifestazione che si è conclusa sulle note di "Nessun dorma" dalla Turandot di Puccini. Ad interpretarla è stato il tenore Francesco Grollo, che si era già esibito all'inizio della manifestazione cantando la famosa canzone Mamma di Bixio e Cherubini
Ore 16,45
Osservatore romano: ampia partecipazione. "Partecipazione ampia e trasversale, espressione di tutte le anime della società italiana". L'Osservatore Romano descrive così la platea del Family Day al Circo Massimo, "la manifestazione contro il disegno di legge che introduce le unioni civili per le persone omosessuali "quale specifica formazione sociale".

Ore 16,30 Difendere le famiglie sotto la soglia di povertà. "Vogliamo mandare un messaggio: noi seguiremo tutti i passaggi di approvazione di questa legge e vedremo chi raccoglierà le nostre indicazioni, ci ricorderemo". Ha detto ancora Gandolfini prima di salutare la piazza. "Tante piccole gocce fanno l'oceano Pacifico diceva madre Teresa di Calcutta. Non vi spaventate di fronte a questo compito che abbiamo scelto". Il compito di difendere le famiglie: "Ci sono un milione e 420 mila famiglie sotto la soglia di povertà, dobbiamo difenderle". Tanti mali dell'Europa e dell'Italia sono legati al fatto che sono state "apostatate le radici giudeo-crisitane dell'Europa". Ore 16.15 Gandolfini: questa legge è distruttiva. Le ricadute saranno culturali e colpiranno i nostri figli". Per l'intervento conclusivo del Family Day fatto Massimo Gandolfini ha usato toni accesi e ha fatto una netta condanna dal ddl Cirinnà che la piazza chiede non di modificare ma di accantonare. "Il decreto Cirinnà non è accettabile dalla prima all'ultima parola, e si rende necessaria una operazione radicale. Non si tratta di mettere a posto qualcosina e cambiare 3 o 4 paroline, il ddl deve essere totalmente respinto". Bocciato il tentativo di equipare la famiglia naturale con altri tipi di unioni ma soprattutto viene definita Inaccettabile l'adozione mascherata da affido. "Viene messa in discussione la verità stessa dell'uomo, la sua natura". Ore 15,50 Figlio non è diritto per gli adulti. Un figlio non è un diritto per gli adulti. L'adozione non serve per far felice una coppia ma per restituire ad un bambino una famiglia. Lucia e Luigi, genitori adottivi, hanno raccontato dal palco la loro storia, quella na bellissima esperienza che è l'adozione. Nel mondo ci sono 168 milioni di bambini abbandonati, hanno detto, che hanno bisogno di avere accanto due figure genitoriali, una materna e una paterna. "Quasi sempre nei disegni dei bambini che incontravamo negli orfanotrofi - ha detto Lucia - c'erano una mamma e un papà e loro stessi al centro, che davano la mano ad entrambi". Sul palco è stato poi ricordata una frase di Papa Francesco sul percorso sinodale: "la Chiesa ha indicato al mondo che non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione". Sul palco poi una delle paladine del referendum contro i matrimoni omosessuali in Croazia. 

Ore 15.30 Maternità surrogata è nuova schiavitù E' stato poi diffuso un video sull'utero in affitto in cui si denuncia lo schiavismo a cui sono sottoposte le donne. Le immadini mostrano un centro israeliano che spiega di avere a disposizione oltre 1500 donatrici di diverse etnie. E' poi intervenuta Jennifer Lahl presidente centro bioetico e culturale americano denunciando come la California sia la patria dell'utero in affitto, dove anche Elthon John e il suo compagno si sono recati per commissionare due figli e di come non ci siano dati certi su questa pratica. E' stato poi citato il caso di due madri surrogate alle quali i "committenti" (una coppia eterosessuale e un gay single) viene chiesto di uccidere uno dei tre gemelli che portano in grembo per una semplice questione numerica. "La maternità surrogata tratta i bambini come prodotti da vendere e da compare, di cui disfarsi quando non servono più". Ore 15 Gandolfini: in piazza due milioni. Gandolfini ha interrotto gli interventi sul palco del Family day per fornire un nuovo dato sulle presenze al Circo Massimo. "Siamo due milioni" ha detto ringranziando i partecipanti arrivati da tutta Italia. Sul palco sono poi intervenuti diversi esponenti del comitato Difendiamo i nostri figli: tra gli altri, Giusy D'Amico dell'associazione Non si tocca la famiglia, Emauele Di Leo, Nicola Di Matteo, Paolo Maria Floris e Costanza Miriano che hanno parlato di una scommessa vinta e hanno invitato la politica ad ascoltare le richieste della gente, a non "toccare la famiglia" ma anzi a difenderla. Filippo Savarese ha ricordato il blocco dei sito internet fatto da Anonymous.

Ore 14.50 "Si vuole attaccare il cartellino del prezzo accanto al nome dei nostri figli". Hanno poi preso la parola i membri del comitato "Difendiamo i nostri figli". Il primo a salire sul palco Mario Adinolfi che ha ringraziato i manifestanti, "una piazza così non si è mai vista". Poi l'affondo sul premier, invitandolo a tornare sui suoi passi: "Renzi ci ricorderemo: nel 2007 insieme a lui ho condiviso questa stessa piazza - ha detto Adinolfi -. Il ddl Cirinnà vuole attaccare il cartellino del prezzo accanto al nome dei nostri figli". Gianfranco Amato presidente dei giuristi per la vita ha messo l'accento sul no all'utero in affito: "Siamo qui a dimostrare un'ovvietà, che non si può mercifiare in corpo di una donna". Dure critiche all'utero in affitto anche Toni Grandi, presidente di Pro Vita onlus che ha parlato "dell'industria dell'utero in affitto che frutta decine di miliardi di dollari".

Ore 14.30 Gandolifini: presenze oltre le aspettative."Siete più di quelli che pensavamo. Sono passati 7 mesi dalla piazza del 20 giugno e siamo ulteriormente cresciuti" con queste parole Massimo Gandolfini ha aperto il Family Day del 2016. "Nella tradizione della cultura ebraica quando un evento si ripete per tre volte diventa una consuetudine" ha detto Gandolfini auspicando che la manifestazione in difesa della famiglia diventi un appuntamento fisso. Dopo aver ringraziato le Regioni Veneto, Liguria e Lombardia per la presenza del Gonfalone, ha fatto una sorta di appello per regioni. "La famiglia non può essere l'istituto ultimo e negletto quando in realtà è quella che tiene insieme la società italiana" ha detto ancora Gandolfini. Dal palco ha ribadito che il ddl Cirinnà "deve essere fermato. Pensare di ristrutturare questa legge in qualche sua parte è sbagliato". Secondo il portavoce del Family Day in materia di diritti sulle unioni civili l'Italia non è fanalino di coda in Europa, come sostenuto da molti, ma "un faro" e un "apripista perchè si mantenga la civiltà e il rispetto dei bambino che vuol dire vivere con un padre e una madre". "Una legge sulle unioni civili - ha quindi concluso Gandolfino - dovrebbe semplicemente fare un copia e incolla tra i diritti civili che già esistono. Speriamo che il premier Renzi tenga conto di questa piazza, tutti dovrebbero farlo", ha detto.

Ore 14.20 Ma in piazza c'è chi sceglie il silenzio stampa.
La maggior parte dei manifestanti già arrivati al Circo Massimo per il Family day preferisce non rispondere alle domande dei giornalisti. Alcuni rispondono con un secco no, altri, invece , rifiutano con un sorriso. Sembra quindi che la disposizione di non rispondere alle domande dei giornalisti suggerita dagli organizzatori, venga applicata dalla stragrande maggioranza dei partecipanti.

Ore 14.10 Gli organizzatori: siamo un milione. "Siamo un milione e vi sono partecipanti da tutto il mondo: l'Asia, l'Africa, l'Europa, il Sudamerica". È stato appena detto dagli organizzatori del Family Day, dal palco allestito al Circo Massimo Ore 14.00 I manifestanti: unioni civili sono altro da matrimonio. "Il matrimonio è tra l'uomo e la donna - dice Maria Grazia, arrivata con il marito e i nipoti da Anzio - non è una questione di religione. Vengano previste le unioni civili, ma il matrimonio è cosa diversa". "Io considero disumano l'utero in affitto - aggiunge Pina, che arriva da Ostia - è uno sfruttamento della donna e un torto per il bambino.
Ore 13.45 Palloncini rosa e azzurri e magliette sull'amore "libero non libertino". Continua senza sosta l'aflusso delle famiglie al Circo Massimo per il Family day. Palloncini rosa e azzurri contornano l'area. "Sono per un amore libero ma non libertino". Questa scritta campeggia su alcune magliette indossate dai manifestanti del Family day, al Circo Massimo di Roma. Molti gli striscioni che attaccano la legge Cirinnà. In mezzo al prato un gigantesco lenzuolo con su scritto 'Resisteremo'. Ore 13.30 Valerio e Falvia, 4 figli: "i bambini non si comprano" "Siamo qui per affermare il valore della vita e della famiglia". Valerio ha 4 figli ed è venuto al Family Day di Roma con tutta la famiglia. L'ultimo bambino ha un anno e il primo dieci. Con sua moglie Flavia sono partiti da Savona ieri per "testimoniare che i bambini non si comprano". Alla domanda se si sente minacciato dalla legge Cirinnà risponde: "Non deve passare, altrimenti sarà una sconfitta per l'umanità".

Ore 13.30  La piazza a Renzi: "Vietato rottamare la famiglia". Anche il premier Matteo Renzi non viene risparmiato dalle critiche al family day per il ddl Cirinnà. Un enorme striscione alla base del grande palco allestito al Circo Massimo che ospiterà il Family day è stato piazzato con su scritto: "Vietato rottamare la famiglia". Espressione ormai entrata nel gergo attribuito al premier. Campeggia anche un altro striscione sempre rivolto al premier: "#Renzi ci ricorderemo...".

Ore 13 Circo Massimo gremito, bandiere e striscioni. È imponente il colpo d'occhio che, a circa un'ora dall'inizio del family day, testimonia la massiccia presenza di manifestanti per la manifestazione contro il ddl Cirinnà. Di fatto, il grande spazio appare già gremito, tanti sono gli striscioni e le bandiere, alcune anche di paesi stranieri come l'Albania e la Spagna. Negli striscioni esposti da quanti stanno partecipando all'appuntamento proprio il ddl in discussione in Parlamento è preso particolarmente di mira. Uno di questi recita: "Cirin-NO: viva i figli e la famiglia", mentre un altro invita a fermare il ddl. Tra i manifestanti anche molte bandiere tricolore e del Movimento per la vita. Ore 12.45 Binetti: Siamo mezzo milione. "Il Circo Massimo è già pieno: mancano due ore e il mezzo milione di partecipanti è già assicurato" Paola Binetti, deputato di Area popolare è convinta che il governo abbia dei dubbi sul ddl Cirinnà e che sul tema delle adozioni possa esserci una marcia indietro. Ma soprattutto torna a chiedere con forza misure a sostegno della famiglia. "Ap chiederà con urgenza la calendarizzazione del Family Act presentat a luglio scorso".

Ore 12,15 Piano sicurezza in azione. I pullman attesi da fuori Roma, circa 1500, vengono convogliati nelle aree di parcheggio dove lasceranno i manifestanti che raggiungeranno con metro e bus il Circo Massimo. Nella mattinata è scattato il piano messo a punto dal Questore Nicolò D'Angelo. Il piano prevede la costituzione di quattro aree di servizio, nelle zone Venezia, Termini, Colosseo e Piramide, per ciascuna delle quali è stata predisposta una articolata rete di forze dell'ordine con il compito specifico di garantire l'ordinato afflusso e la sicurezza dei numerosissimi partecipanti. In campo, oltre ad elicotteri della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, anche metal detector e rapiscan per la sorveglianza ed il monitoraggio dei flussi. Ore 12,30 Gandolfini al Viminale. Massimo Gandolfini, il portavoce del comitato "Difendiamo i nostri figli" che ha organizzato il Family Day è al Viminale per incontrare il ministro dell'Interno Angelino Alfano che ha confermato il pieno sostegno alla manifestazione. All'incontro partecipa anche il neo ministro per gli Affari regionali Enrico Costa che ha la delega alla Famiglia. Intanto dal Pd a dettare la linea del premier è il vicesegretario Lorenzo Guerini che assicura: "noi ascoltiamo le piazze e ascolteremo anche le ragioni di quella di oggi, ma sulla legge per le unioni civili non si torna indietro". 

Ore 12 Le famiglie arrivano in piazza. Tutto pronto al Circo Massimo per il Family Day 2016. Stanno iniziando ad affluire, numerosi, i partecipanti, giunti da tutta Italia. Tantissime le famiglie con bambini, passeggini e carrozzine al seguito. È una folla ordinata e sorridente; poche le bandiere, molti i canti e balli intonati e messi in scena. In fondo al Circo Massimo è stato allestito il palco su cui è stato issato uno striscione blu con la scritta "Family Day. In difesa della famiglia e dei bambini". L'apertura della manifestazione è prevista per le 14, la chiusura per le 16 e 30.


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