lunedì 20 dicembre 2021
La Consulta deve pronunciarsi sull'ammissibilità del quesito promosso dai radicali per abrogare parte dell'articolo 579 del Codice penale sull'omicidio del consenziente. L'ombra del vuoto normativo
Referendum eutanasia, il 15 febbraio l’udienza della Corte Costituzionale
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La Corte Costituzionale terrà il 15 febbraio l’udienza sull’ammissibilità del referendum sull’eutanasia. La notizia, diffusa dalla segretaria dell’Associazione radicale Luca Coscioni, Filomena Gallo, è stata confermata dalla Consulta. Il quesito referendario, che ha raccolto oltre un milione 200mila firme, punta all’abrogazione parziale dell’articolo 579 del Codice penale che oggi sanziona come reato l’«omicidio del consenziente», ovvero l’uccisione di chi ne fa richiesta. L’obiettivo dichiarato del referendum è la legalizzazione dell’eutanasia, ma nel caso in cui il referendum si svolgesse e avesse il successo sperato dai promotori si otterrebbe la possibilità di togliere la vita a chiunque lo chieda senza alcun vincolo o controllo previo, a cominciare dall’accertamento della reale volontà della vittima. Un vuoto normativo che, in attesa di un eventuale intervento del legislatore per colmarlo, creerebbe una situazione di fatto fuori controllo, come hanno fatto notare diversi giuristi.

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