giovedì 17 luglio 2014
Sfiora le 5.000 sottoscrizioni l'appello lanciato il 14 luglio da una sessantina di intellettuali e politici francesi, soprattutto di sinistra, contro l'utero in affitto.
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Sfiora le 5.000 sottoscrizioni l'appello lanciato il 14 luglio, festa della presa della Bastiglia, da una sessantina di intellettuali e politici francesi, soprattutto di sinistra, contro l'utero in affitto. Tra i firmatari personalità del calibro di Jacques Delors, ex presidente della Commissione Ue, e Lionel Jospin, ex premier.I promotori della lettera aperta-petizione chiedono al presidente François Hollande di "opporsi pubblicamente al riconoscimento giuridico dei contratti di madre surrogata". "Il contratto di madre surrogata - si legge - è contrario al principio di rispetto della persona, sia della donna che porta il figlio su commissione, sia del bambino, commissionato da una o due persone, che si sviluppa nel ventre della madre 'in affitto', e viene poi consegnato. Gli esseri umani non sono cose".Il 26 giugno, ricordano, la Corta europea dei diritti dell'uomo ha condannato la Francia per non avere recepito nella legislazione i contratti di "utero in affitto" stipulati all'estero. "Se la Francia si piega" alla richiesta, spiegano, trascrivendo allo stato civile i "figli" nati da madri surrogate, "allora il mercato dei neonati diventa pienamente efficace"."Come spiegherà alle francesi e ai francesi - chiedono al presidente Hollande - che se hanno i soldi potranno andare a comprarsi un bebè all'estero e farlo registrare come figlio o figlia loro allo stato civile francese, mentre se non sono altrettanto forniti dovranno subire il divieto che resterebbe in vigore nel diritto francese per i contratti di madre surrogata realizzati in Francia?"."Signor Presidente, le chiediamo - prosegue la lettera - di opporsi pubblicamente al riconoscimento in via di diritto dei contratti di madre surrogata, madri i cui diritti sono calpestati". "Si può pensare di trovare soluzioni tecniche alla situazione giuridica dei bambini presenti sul suolo francese senza soccombere a quello che è un trionfo dell'industria del bambino su commissione, e senza che questo costi loro lo status di esssere umano attraverso il riconoscimento dell'efficacia del contratto di madre surrogata che li designati come una cosa"."Poiché ci sono in gioco la difesa delle donne e dei bambini, le chiediamo anche di rafforzare il dispositivo legislativo di lotta contro la ricerca dei clienti francesi tramite agenzie di madri surrogate e di sostenere un progetto di convenzione internazionale mirante a proibire la pratica delle madri surrogate e a lottare penalmente contro tale pratica, alla stregua della convenzione del Consiglio d'Europa contro la tratta degli esseri umani".
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