mercoledì 1 dicembre 2021
Adolescenti durante un campo Ac nel 2019

Adolescenti durante un campo Ac nel 2019

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A chiamata risposta. È un coro 'diffuso' di sì quello che si sta levando da tutta Italia, con tanti adolescenti che già si stanno dando appuntamento in piazza San Pietro, per vivere l’incontro con papa Francesco a Roma il Lunedì dell’Angelo 2022.

L’invito del Papa arriva quando già in tante diocesi si muovono i primi passi del progetto Seme diVento con cui la Chiesa italiana si impegna, nel triennio appena iniziato, ad aiutare gli adolescenti a vivere fino in fondo la loro età, ad ascoltarli e metterli in dialogo con la comunità cristiana, permettendole di rinnovarsi nei suoi processi educativi. Seme diVento «è stata l’occasione per fare in diocesi una riflessione più ampia sul tema degli adolescenti, che in questo momento di pandemia sono l’anello più fragile dal punto di vista sociologico e pastorale», come testimonia don Michele Birardi, direttore dell’Ufficio Giovani per l’arcidiocesi di Bari- Bitonto.

L’impegno verso i giovani ha preso piede fin da quest’estate, nella diocesi pugliese. Da settembre don Birardi, don Franco Lanzolla, direttore del- la pastorale familiare, e don Tino Lucariello, direttore dell’Ufficio catechistico, hanno iniziato un «tour» della diocesi per incontrare, in ogni vicariato, sacerdoti, educatori, catechisti dei cresimandi, coppie dei gruppi famiglia. Percorsi pastorali che, anche alla luce delle indicazioni sinodali, concertano insieme la pastorale per giovani, adolescenti e preadolescenti.

«Il sussidio di Seme diVento ha suscitato entusiasmo, ne sono state prenotate 500 copie in tutta la diocesi». A tutti è stato spiegato come funziona il sussidio, «che è sì un itinerario, ma anche un cantiere, con la formazione al centro. Ora le diverse parrocchie si stanno cimentando nella realizzazione pratica delle schede: il sussidio per come è stato pensato si presta a essere agito e implementato ».

Una parrocchia barese sta mettendo in piedi un musical con i ragazzi, un’altra ha accolto adolescenti non credenti nel gruppo dei frequentatori della parrocchia. Ancora, alle parrocchie è stata chiesta «la loro idea di una pastorale integrata, i criteri che stanno utilizzando in questo tempo particolare nel pensare l’azione educativa, per mettere gli adolescenti all’interno di una comunità educativa più grande, in alleanza con il territorio», e tutte concordano sulla necessità di seguire gli adolescenti e renderli più protagonisti.

La partecipazione alla Gmg appena vissuta in diocesi, primo vero incontro in presenza da gennaio 2020, è stato per i giovani dai 16 anni in su, un segno positivo e di fiducia, la prima risposta a intrecciare relazioni che andassero oltre il proprio ambiente, un sì detto all’unisono. Tutto questo, conclude Birardi, sarà un volano per gli eventi a livello diocesano, come la consultazione sinodale, ma anche «un bel lancio verso l’incontro degli adolescenti con il Papa a Roma il 18 aprile 2022. L’incontro nazionale sarà motivante, per ciascuno, rispetto alla propria vita».

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