Gli ultimi dati demografici pubblicati dall’Istat, seppure provvisori e relativi ai soli primi mesi del 2019, necessitano di qualche riflessione supplementare...
Se l’attuale trend negativo nel saldo tra nascite e morti accompagnato dalla fuga di giovani istruiti proseguirà, nel 2050 l’Italia si ritroverà con circa 6 milioni di persone in meno in età da lavoro
Per una curiosa coincidenza, nel giorno in cui in Italia si è formalmente aperto l’ennesimo cantiere politico per rimodulare il sistema di aiuti alle famiglie con figli...
In metà delle nazioni della Terra i tassi di fecondità declinano e le previsioni demografiche sono allarmanti. La popolazione mondiale cresce, ma nei Paesi ricchi aumentano le tensioni
La politica ha le sue gravi responsabilità, ma non è la sola colpevole del passo incerto di un Paese nel quale le buone intenzioni diventano opzioni irrealizzabili in quanto promesse non sostenibili
Cosa aggiungono le proiezioni statistiche diffuse ieri dall’Istat sull’invecchiamento della popolazione rispetto a quanto già emerso negli ultimi mesi?
Per il terzo anno consecutivo il totale dei residenti in Italia si è ridotto (di 100 mila unità), come conseguenza di un ulteriore ribasso del numero di nascite (-2%) e di un aumento dei decessi (+5%)
La crisi del «mito» francese è un'opportunità per riflettere su quali sono le politiche familiari più adatte in questa fase storica e quali gli errori da non commettere
Non c’è mai una sola ragione che spiega l’andamento delle nascite in un Paese: fattori economici si intrecciano con motivi culturali, questioni sociali o politiche
Le donne continuano a essere meno occupate degli uomini, a guadagnare meno degli uomini, a ricoprire meno incarichi di responsabilità rispetto agli uomini