venerdì 22 novembre 2002
"Lupus" domestico, oggi. Variazioni di pensieri a farfalla svolazzando su "Repubblica" di ieri. Grande titolo in prima: "Scoppia la crisi della Rai". Sul serio? Sono almeno trent"anni che ogni giorno è crisi della Rai. Vedrete che andrà avanti. Come il calabrone: tutte le leggi fisiche dicono che non può volare, e lui vola. P. 7: "L"amarezza di Fede: da lassù attaccherò"" No! Toccando ferro, non è che Fede ci vuole lasciare, ma pare che vogliano spedirlo sul satellite. Un po" lunare, del resto, lo è sempre stato. P. 21, a sorpresa Augias: "Quant"era bella la tv ai tempi della Dc". Per parlare male della Rai di oggi, anche chi ci sta da una vita rivaluta quella di 30 anni or sono, e passa. Perché? Risposta a p. 41, grosso titolo: "Cosa chiedere alla memoria per salvare i nostri ricordi". E per salvare la faccia le si può chiedere anche la nostalgia dei tempi della Dc? Restiamo in tema di memoria. A p. 57, "la vera storia dei 6 minuti di Rivera". Dopo 32 anni dall"evento (Brasile-Italia 4-1) una lezione di dignità dalla bocca di un grande atleta che si conferma uomo per bene. Stona un po", al confronto, leggere a p. XV della Cronaca di Roma, queste parole: "È spiacevole non essere retribuiti". Non le ha dette un operaio Fiat licenziato, ma un calciatore che da qualche mese vanta crediti nei confronti della società " ovviamente, calcistica ", ma che ha guadagnato fior di miliardi. Chiudiamo in gloria? P. 29, "Economia", titolo singolare: "Redditi manager pubblici: in testa Tatò e una donna". Tatò"e una donna? Forse un po" di maschilismo involontario in pagina. Sta sempre male" Domani Malpelo ri-morde.
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