martedì 23 settembre 2008
Zelo ideologico, tra ignoranza e stupidità. Qualcuno ufficialmente ha celebrato Porta Pia alla esclusiva memoria dei caduti tra le truppe pontificie, e la giullarata dà fiato ai clown radicali che dopo il flop del loro convegno sul 20 settembre in riva al Tamigi ("fumo di Londra") strillano da quattro giorni. Con ragione ieri Michele Serra su "Repubblica" (p. 1) definisce "ridicolo" il vizio ideologico di quei "papalini" sballati, Paolo Franchi sul "Corsera" (p. 1) ride sullo "spirito di marmellata" manifestato dall'iniziativa e Vittorio Emiliani ("L'Unità", p. 1) ricorda che Paolo VI volle che nel centenario dell'evento, il 20 settembre 1970, il cardinale vicario Dell'Acqua celebrasse in suo nome sul posto una Messa di ringraziamento per la perdita del potere temporale. Della cosa ho un ricordo speciale: ero nello studio di Dell'Acqua, al Laterano, quando gli giunse per telefono il primo segnale dell'incarico. Finito? No: perché l'ignoranza ridicola, e anche stupida, è bipolare e impazza pure sulla stessa "Unità", ieri. A p. 25 " "Il Papa e la contraddizione di una benedizione non data" " Luigi Cancrini psichiatra furioso mescola Pasolini, Hitler e Mussolini per accusare Benedetto XVI di "doppiezza" e cinismo perché a Parigi saluta cordiale Sarkozy e Carla Bruni, ma poi nega «la benedizione a chi non si è sposato in Chiesa»! «Una benedizione " scrive Cancrini " non si nega a nessuno, neppure agli assassini»! E giù insulti" Non sa, non legge, non vuole sapere, lui, che in francese «benir» una coppia vuol dire celebrarne il matrimonio in Chiesa. Psichiatra, calma: si informi e poi scriva!
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