Vuol toccare con mano E dà voce ai nostri dubbi
domenica 3 luglio 2016
È per tutti l'apostolo dell'incredulità, colui che vuole toccare con mano, vedere di persona, verificare con i propri occhi. San Tommaso apostolo è in fondo l'immagine di ognuno di noi e dà voce alle nostre perplessità, a tutta la difficoltà che abbiamo in fatto di fede. Ma il dubbio e l'incertezza sono passaggi necessari per arrivare a conoscere la vera “via”, la “verità” e toccare con mano la “vita”, cioè Gesù Cristo. Tommaso appare per la prima volta al capitolo 11 di Giovanni, già identificato come il “pessimista”, che però non abbandona Gesù. Poi al capitolo 14 ancora una volta tocca a lui esprimere le perplessità dei discepoli: «Non sappiamo dove vai, Signore, come conoscere la via?». Poi il famoso racconto del capitolo 20 in cui chiede di toccare con mano e, davanti a Gesù stesso, fa la sua professione definitiva: «Mio Signore, mio Dio».Altri santi. Sant'Eliodoro, vescovo (IV-V sec.); san Leone II, papa (VII sec.).Letture. Is 66,10-14; Sal 65; Gal 6,14-18; Lc 10,1-12.17-20.Ambrosiano. Gs 24,1-2a.15b-27: Sal 104; 1Ts 1,2-10: Gv 6,59-69.
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