domenica 6 agosto 2006
Dare le notizie è un dovere, deciderne il rilievo un diritto. Lo è anche quello di giudicare. Si annuncia in pagina la performance di Madonna a Roma, in cui scimmiotta Gesù e la fede cristiana, con aggiunta la spudorata idea - tutta pubblicità - di invitare anche il Papa. Passi. Ieri però «il Giornale» va ben oltre il dovere di cronaca e dedica al fatto quasi l'intera pagina 27 con grande foto della sventurata, in veste rossa e coronata di spine, definendola «posa pittorica». Scelta coscientemente volgare che, probabilmente non solo a giudizio di Malpelo, non fa onore a chi l'ha compiuta. C'è anche il diritto alla contraddizione, forse incosciente, e quello di rilevarla. Ieri «Libero» nelle prime pagine ce l'ha con «la riforma dell'immigrazione» varata dal governo, e riempie la testa del lettore con ripetuti giudizi pesanti in cui fa capire che bisognerebbe rimandare a casa i «Bingo Bongo», come il solito ex ministro leghista chiama gli immigrati. «Italia addio, via all'invasione» è il titolone di apertura, con caricatura enorme che sbeffeggia cinque politici raffigurati come selvaggi. Insomma «Avanti immigrati» questo buonismo genera «razzismo e nuova povertà», è scelta suicida che nega la nostra cultura concedendo il «diritto di invaderci». Dunque: Bingo Bongo, statevene a casa! Che dire? Che manca ogni senso di fraternità. E sorprende poi a p. 9 l'ironia pesante sul filosofo Galimberti che sul «Venerdì» di «Repubblica» ha consigliato gli italiani a starsene a casa propria per le ferie, e a non inquinare il mondo. Per gli italiani il consiglio di «Libero» agli immigrati non vale?
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI